I videogiochi potrebbero avere effetti positivi sulla salute mentale dei bambini? Secondo quanto emerge da uno studio, condotto dall’Università di Tokyo Nihon e pubblicato sulla rivistaNature Human Behaviour, usare le console per un tempo non superiore alle tre ore al giorno, potrebbe apportare benefici psicologici, soprattutto per coloro che hanno bisogno di aumentare la soddisfazione personale e ridurre i livelli di stress. La ricerca è stata effettuata su un campione di persone scelto attraverso una lotteria indetta nel periodo della pandemia da Covid, dal 2020 e fino al 2022, quando alcuni rivenditori di sistemi come Playstation e Nintendo Switch hanno deciso di regalare i loro prodotti come premio ad un gruppo di cittadini tra 10 e 69 anni.



Dai dati raccolti nel periodo delle misure di restrizione dovute all’emergenza sanitaria, il risultato ha mostrato che c’erano stati significativi miglioramenti tra le persone che che avevano vinto. Perchè quasi tutti hanno affermato di essersi sentite più soddisfatte e di aver avuto un maggiore benessere rispetto al periodo precedente. Vista l’età del campione preso in esame, i ricercatori hanno dichiarato che gli effetti positivi non sono stati solo per i più piccoli ma anche per le persone più anziane.



Videogiochi per bambini, lo studio giapponese: “Effetti positivi se si gioca per non più di tre ore al giorno”

I videogiochi, considerati solitamente come come uno svago controproduttivo, violento e pericoloso, potrebbero invece nascondere benefici ed effetti positivi sulla psiche dei bambini. Secondo lo studio di Tokyo infatti, il gioco a casa per un massimo di tre ore ogni giorno, aumenterebbe il benessere dello stato mentale, provocando sensazioni di  soddisfazione e ridicendo lo stress. I risultati della ricerca di Tokyo sono stati poi anche analizzati da altri scienziati, che ne hanno confermato i benefici ribaltando così le precedenti teorie.



Pete Etchells, professore di psicologia, ha commentato le età e i tipi di console coivolti nello studio,  dicendo che la console Nintendo Switch ha portato miglioramenti soprattutto su giovani e donne. Mentre la Playstation sarebbe stata più efficace sulle persone senza figli e di sesso maschile. Mike Cook, professore di informatica, ha invece sottolineato come, in controtendenza con le ricerche passate, i nuovi dati stiano dimostrando che, se non si superano i limiti, i videogiochi in realtà potrebbero essere uno strumento utile. Specialmente  per promuovere nuove sfide mentali e per aumentare i contatti sociali, non solo per i bambini ma a qualsiasi età.