L’ISIS ha rivendicato l’attentato a Vienna con una dichiarazione ufficiale. Lo ha riferito Site, l’organizzazione che monitora l’attività online di gruppi jihadisti. Secondo quanto riportato dalla direttrice Rita Katz su Twitter, nella dichiarazione si precisa che l’albanese Abu Dujana al-Albani ha compiuto l’attacco con armi e coltelli come “soldato del califfato”. Un reportage di Amaq, agenzia dell’Isis, ha fornito una foto dell’aggressore, che sembra essere lo stesso uomo immortalato in un’altra foto che circolava online subito dopo l’attentato che ha colpito la capitale austriaca nella serata di ieri. L’immagine di Amaq, ha precisato la Katz, proviene da un video ora rilasciato, che mostra l’autore dell’attacco che giura fedeltà al leader dello Stato Islamico. E ora sembra che l’immagine diffusa ieri provenga dal suo account personale di Instagram. Resta ancora da chiarire il livello di coordinamento con l’ISIS, a differenza di altri attacchi a Parigi e in Belgio. (agg. di Dario D’Angelo)
ATTENTATO VIENNA: SI AGGIUNGE QUINTA VITTIMA
Si aggiunge purtroppo una quinta vittima, un giovane cameriere 21enne, al bilancio tremendo dell’attentato notturno nel centro di Vienna: il ragazzo si aggiunge alla coppia di anziani, un giovane passante e una cameriera. «Si è trattato di un attacco islamista dettato dall’odio per la nostra democrazia. È stato un attentato alla nostra libera società, ma non cadremo nella trappola del terrorismo», ha spiegato in conferenza stampa il Premier austriaco Sebastian Kurz: «Dobbiamo sempre essere consapevoli che questa non è una contrapposizione tra cristiani e musulmani o tra austriaci e migranti. Questa è una battaglia tra le tante persone che credono nella pace e le poche che vogliono la guerra», conduce il Capo del Governo. Il terrorista legato all’Isis sarebbe un 20enne dei 90 “schedati” dall’antiterrorismo di Vienna, con origini albanesi e macedoni e solo nel 2019 era stato condannato per affiliazione a organizzazioni terroristiche islamiste. Come ha spiegato il Ministro dell’Interno, il ragazzo era armato con fucile d’assalto, pistola, machete e finta cintura esplosiva. Almeno un altro sospetto è in fuga, mentre non si hanno conferme sulla presenza di totale 4 attentatori come rilanciato da diversi media austriaci. (agg. di Niccolò Magnani)
UCCISO TERRORISTA LEGATO ALL’ISIS
Col passare delle ore dall’incubo attentato di stanotte, Vienna lentamente “scopre” cosa sia davvero successo ieri sera dopo le ore 20 nel pieno centro vicino alla Sinagoga. Al momento la polizia e lo stesso Governo confermano “solo” 17 feriti e 4 morti (2 uomini e 2 donne) e il quinto attentatore finora identificato, ucciso dalle forze di polizia circa 20 minuti dopo l’inizio della sparatoria per le strade. Un simpatizzante dell’Isis che avrebbe annunciato su Instagram l’attentato poche ore prima di agire: al momento non sono stati individuati altri attentatori ma gli inquirenti ritengono possano essere almeno 4 entrati in azione simultaneamente in diversi punti della città, tutti armati di fucile e kalashnikov. Il killer ucciso dalla polizia pare fosse un rifugiato di 30 anni e secondo il “Kronen Zeitung” sarebbe entrato in azione dopo aver prestato giuramento di fedeltà al nuovo leader dell’Isis Abu Ibrahim al-Hashimi al-Quraishi. «Il terrorismo islamico è un nostro comune nemico. La lotta contro questi delitti e contro questi attentati è la nostra lotta comune», fa sapere Angela Merkel, sulla scia di quanto detto anche da Emmanuel Macron. L’Europa è sotto attacco non del “fanatismo tout court” bensì del fondamentalismo islamista che è tornato a colpire in più parti e con diverse modalità. (agg. di Niccolò Magnani)
IL BILANCIO PARZIALE DELL’ATTENTATO
Caos e terrore a Vienna dove questa notte è andato in scena un attacco nel cuore della capitale austriaca, vicino alla sinagoga nella Seitenstettengasse. Secondo le ultime informazioni circolanti pare che l’attentato sia ancora in corso, e al momento il bilancio sarebbe pesantissimo, ben sette vittime fra cui anche un poliziotto, come riferisce il sito di Avvenire. Alcuni terroristi avrebbero agito sparando a caso sulla gente in strada, sui passanti, freddandoli a sangue freddo, e sembra che vi sia stata anche un’esplosione. Un attacco simultaneo avvenuto in diversi punti della città, come riferisce la polizia viennese, parlando di “molti sospetti armati di fucile”. Oltre alle sette vittime vi sarebbero anche 15 persone che sono state ricoverate perchè ferite nell’attentato, e di queste, sette verserebbero in gravi condizioni rischiando di aggravare ulteriormente quello che già sembra un bollettino di guerra. Secondo i media locali sarebbero stati presi anche degli ostaggi, anche se al momento non ha trovato conferma questa voce. Sono attesi aggiornamenti e novità nel corso della mattinata. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VIENNA, ATTACCO IN 6 PUNTI DELLA CITTA’, 2 MORTI, IL SINDACO: “STATE A CASA”
Vienna, capitale austriaca, scossa nella serata di lunedì 2 novembre 2020 da attacchi terroristici che hanno coinvolto almeno 6 diversi punti della città. E’ questo quanto emerge dalle prime, concitate ricostruzioni. Michael Ludwig parlando alla tv Orf ha parlato esplicitamente di un attacco terroristico ancora in corso: “Gli attentatori, partendo dalla Seitenstettengasse, hanno iniziato a sparare a caso nei locali vicini“. Secondo quanto riportato dai media locali e internazionali, il commando terroristico ha attaccanto passanti e avventori dei locali nel centro di Vienna, in una città che proprio domani inizierà un nuovo lockdown a causa dell’emergenza coronavirus. Gli assalitori hanno sparato sulla folla con fucili e la polizia al momento conferma un morto tra i passanti e uno tra i terroristi, oltre a diversi feriti gravi, tra cui un agente. Come raccontato dal sindaco Ludwig, i primi colpi di fucile sono stati uditi verso le 20 presso la Seitenstettengasse, dove si trova la sinagoga. Da quel momento almeno quattro attentatori sono stati visti muoversi e sparare in sei punti diversi della città; è stata segnalata anche la presenza di ostaggi in un albergo.
“CENTRO DI VIENNA AFFOLLATO PRIMA DEL LOCKDOWN”
Tra le prime testimonianze raccolte c’è quella di una giornalista italiana, Cecilia Lagomarsino dell’Agi che proprio nella capitale austriaca risiede: “Il centro era affollatissimo perché è l’ultima sera prima del nuovo lockdown. Ora siamo chiusi in casa. Da almeno un’ora e mezza e sentiamo sirene ed elicotteri. Anche noi eravamo fuori proprio verso le 20,30, poi siamo rientrati a casa e abbiamo iniziato a sentire le notizie. Ci siamo chiusi dentro. Pare che gli attentatori si siano spostati dal primo distretto verso il 6 e il 7, dove abitiamo noi” E’ stata raccolta anche la testimonianza del rabbino Schlomo Hofmeister, residente in una casa situata sopra la sinagoga della città. Secondo Hofmeister “l’autore si è mosso in direzione di Hoher Markt e della chiesa di San Ruperto aprendo il fuoco in direzione delle persone sedute nel giardino di un pub in Judengasse e Seitenstettengasse, senza mirare alla sinagoga“. Una situazione ancora in evoluzione, la polizia ha chiesto di non condividere sui social immagini e foto dell’attacco ma di girarle direttamente alle autorità, visto che alcuni attentatori sono ancora in fuga.