Sono emersi dei dettagli in più in merito all’attentatore ucciso a Vienna ieri sera, dopo aver compiuto una strage. Come riferisce Leggo, citando l’agenzia di stampa austriaca Apa, si tratta di un ragazzo di appena 20 anni con precedenti per associazione di stampo terroristico. «Si chiama Kurtin S. – ha scritto a riguardo su Twitter Florian Klenk, responsabile della rivista austriaca Falter – nato nel 2000 a Vienna, dove era cresciuto. È di origini albanesi e i suoi genitori provengono dalla Macedonia del Nord e non hanno alcun legame con l’islamismo». Stando a quanto specificato da Klenk, sembra che il giovane terrorista fosse già noto al Bvt, i servizi di sicurezza antiterrorismo (come spesso e volentieri accade in queste situazioni), essendo stato uno dei 90 islamisti d’Austria che hanno tentato di recarsi in Siria, forse per combattere al fianco dell’Isis. In dotazione aveva una cintura esplosiva, che secondo alcuni media sarebbe stata finta, quindi un’arma automatica, un machete e una pistola. Oltre alla cittadinanza austriaca aveva anche quella della Macedonia del nord. Stando al quotidiano austriaco Kronen Zeitung, Kurtin avrebbe giurato fedeltà al nuovo leader dell’Isis Abu Ibrahim al-Hashimi al-Quraishi, e stando alla Bild, avrebbe annunciato il suo gesto via Instagram nella giornata di lunedì. Secondo i media austriaci è probabile che l’attentatore fosse in compagnia di altri tre terroristi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VIENNA, CHI È L’ATTENTATORE? MEMBRO ISIS, CINTURA ESPLOSIVA FINTA. ALTRO IN FUGA
Notte di terrore a Vienna, dove si è registrato un attentato che ha provocato almeno 3 morti e una quindicina di feriti, anche se alcuni media parlano di sette decessi. Sono ancora frammentarie le informazioni che ci giungono dall’Austria, a cominciare dall’identità dell’attentatore o forse dei terroristi, visto che pare che di assassini ve ne fosse più di uno. Come scrive Fanpage, uno degli assalitori è stato ucciso dalle forze dell’ordine ed era chiaramente un simpatizzante Isis, come spiegato dalle autorità locali. L’uomo era pesantemente armato ma la cintura esplosiva che indossava è risultata essere poi finta, solo un deterrente per spaventare ancora di più le persone. Stando a quanto riferito dal capo della polizia di Vienna, il terrorista sarebbe stato “neutralizzato” alle ore 20:09 di ieri sera, lunedì 2 novembre. La sua abitazione è stata inoltre già perquisita ma la sua identità non è stata comunque resa nota, ed è molto probabile che qualche info in più venga data con il passare delle ore.
VIENNA, CHI E’ L’ATTENTATORE? SI CERCA UN SECONDO UOMO
Come detto in apertura, le autorità sarebbero ora a caccia di un altro attentatore che si sarebbe dato alla macchia, come riferito da alcuni testimoni che hanno appunto visto un uomo in fuga. Le forze dell’ordine stanno battendo a tappeto la città, con la speranza appunto di scovare l’aggressore. “È il giorno più complicato per l’Austria da molti anni. La situazione è molto, molto difficile”, ha spiegato il primo ministro austriaco Karl Nehammer, che ha chiesto ai cittadini viennesi di non uscire di casa, e annunciando che le scuole resteranno chiuse. Annullato anche l’allestimento dell’albero di Natale in piazza del municipio che era previsto per la mattinata di oggi. Il Vecchio Continente, a pochi giorni dal sanguinario attentato di Nizza dove tre persone erano state uccise, quasi decapitate, si ritrova nuovamente nella morsa del terrorismo, in attesa di sapere se anche l’aggressore di oggi sia passato dall’Italia prima di arrivare in Austria e compiere una strage.