L’insegnamento delle teorie gender a scuola va vietato e la Lega sta lavorando per rendere concreto ciò: c’è, infatti, una proposta di legge presentata da Laura Ravetto con cui si vuole escludere dalla didattica ogni principio che abbia a che fare con la cultura gender. Il progetto legislativo, che è stato depositato alla Camera, propone in modo chiaro il divieto di inserire degli obiettivi educativi, all’interno dell’offerta formativa delle scuole, che si fondano sulle teorie gender. Stando a quanto riportato da LaPresse, nella proposta di legge si esprime il timore che le scuole utilizzino «la battaglia contro le discriminazioni e l’intolleranza sessuale» come “armi” per spingere gli studenti a dare per scontato che il concetto di “binarismo sessuale” è superato, affinché abbia spazio quello di “spettro di genere“, nonostante sull’argomento non sia stato aperto alcun dibattito con le associazioni dei genitori che invece vanno coinvolte per garantire la loro libertà educativa, oltre che il pluralismo della scuola.



L’obiettivo di questo disegno di legge è quello di aiutare le scuole a proteggersi dai tentativi di sfruttare il tema, raccontati ogni giorno dalle cronache. Sul tema si era espressa anche la premier Giorgia Meloni, con cui c’è convergenza, visto che aveva assicurato, durante il suo intervento in video collegamento alla kermesse di Vox a Madrid, che il governo si sarebbe opposto anche a chi vuole introdurre le teorie gender a scuola.



ANCHE UNA RISOLUZIONE CONTRO “PROPAGANDA GENDER” A SCUOLA

Nei giorni scorsi la Lega aveva depositato in commissione Istruzione una risoluzione per opporsi a un indottrinamento che viene definito «unilaterale e acritico» in merito alle tematiche gender a scuola. A presentarla è stato il deputato Rossano Sasso, capogruppo della Lega in tale commissione, il quale ha ribadito la contrarietà della Lega alla «propaganda gender» che qualcuno vorrebbe imporre a scuola senza coinvolgere i genitori e senza aprire un dibattito vero. Così per Sasso siamo molto distanti dalla libertà educativa e dal pluralismo che invece andrebbero garantiti.



Nella risoluzione viene fatto riferimento a una circolare del Ministero dell’Istruzione che risale al 2015, in cui si esclude la propaganda di «ideologie gender» a scuola. Ma viene citato anche Papa Francesco, secondo cui si tratta di una «brutta ideologia del nostro tempo» che elimina le differenze e «rende tutto uguale». Per il deputato della Lega sulle teorie gender c’è un «indottrinamento unilaterale», riscontrando anche il tentativo di imporre un unico pensiero.