La Commissione Ue ha ufficialmente dichiarato guerra a TikTok, lo conferma il fatto che è stato chiesto a tutti i dipendenti di disinstallare immediatamente la app dai cellulari usati per lavoro e da quelli personali che hanno accesso alla rete aziendale. La motivazione sarebbe da ricercare in un “problema di protezione dei dati“, per aumentare la sicurezza informatica. Le norme sulla privacy adottate dal colosso dei social network preoccupano e non è la prima volta che un allarme simile viene dato ai dipendenti pubblici.
Precedentemente, infatti, anche negli Stati Uniti era stato chiesto a chi lavora per il governo di eliminare la app dal cellulare usato in ambito professionale. Inoltre, in Europa l’Olanda aveva già avvertito dipendenti governativi di cancellare TikTok, almeno fino a quando le politiche in materia di protezione dati non si fossero adeguate agli standard internazionali. Lo scorso gennaio Shou Zi Chew, amministratore delegato del gruppo, si era recato a Bruxelles per un incontro con i vertici della commissione Ue in merito alla protezione dei dati degli utenti europei. I dipendenti degli uffici dell’Unione Europea ora avranno tempo al massimo fino al 15 marzo per eliminare la app dai dispositivi.
TikTok commenta la scelta Ue: “Decisione basata su pregiudizi”
Dopo l’ufficialità della notizia, confermata proprio dalla Commissione Ue, è arrivato anche il commento da parte del popolare social network TikTok. Nella risposta c’è stata anche un’accusa nei confronti dei vertici europei, che avrebbero agito in preda a un pregiudizio: “Riteniamo la decisione sbagliata e abbiamo contattato la Commissione per spiegare come proteggiamo i dati di 125 milioni di persone europee“. TikTok, infatti, continua ad affermare che la privacy degli utenti sia assolutamente assicurata, anche attraverso la conservazione dei dati in archivi sicuri e poco accessibili dai dipendenti che operano al di fuori dell’Europa.
I dubbi sulla scarsa attenzione alla protezione della privacy, fino ad arrivare alle accuse di spionaggio nei confronti di TikTok, si sono intensificati da parte dei Paesi occidentali nelle ultime settimane, tanto da prendere in considerazione anche una probabile correlazione con i numerosi ritrovamenti dei palloni spia nei cieli Usa. Secondo gli esperti statunitensi, attraverso il social è molto probabile che avvenga sistematicamente la fuga e la successiva raccolta di informazioni rilevanti relative agli utenti della app e le informazioni riservate che transitano in rete. La conferma del sospetto ora potrebbe essere arrivata proprio dalla drastica decisione dell’Ue di mettere al bando TikTok fino a quando non verrà adottata una seria politica di garanzia della tutela dei dati di milioni di utenti.