Una recente sentenza della Cassazione ha sancito il divieto, per i commercianti, di vendere bottiglie e bottigliette d’acqua lasciate sotto al sole. La sentenza, riportata dal Sole 24 Ore, è stata motivata dal ricordo di un commerciante di Torino, che nei giorni scorsi era stato sottoposto ad un controllo da parte dei NAS, che avevano scoperto il cattivo stato di conservazione di più di 1.500 bottiglie, esposte alla luce solare diretta ed alle intemperie. Così, i NAS avevano denunciato alla procura torinese il negoziante che aveva conservato al sole le bottiglie d’acqua, portando alla sentenza emessa proprio nella giornata di oggi, che di fatto condanna l’uomo a pagare una multa, più le spese legali sostenute da entrambe le parti.
La sentenza della Cassazione sul divieto di vendita delle bottiglie d’acqua esposte al sole
Insomma, la Cassazione avrebbe confermato la denuncia dei NAS, sottolineando l’importanza della conservazione degli alimenti e delle bottiglie di acqua e bibite lontane del sole diretto. Secondo quanto conferma, infatti, anche la comunità scientifica internazionale, la plastica al contatto diretto del sole, soprattutto se utilizzata per conservare acqua, bibite o alimenti, può portare a tutta una serie di reazioni chimiche che portano alla formazione di sostanze potenzialmente dannose per i consumatori.
Secondo la Cassazione, il commerciante che vende bottiglie d’acqua esposte al sole, d’ora in poi, incapperà nel sequestro della merce e in una sanzione pecuniaria pari ad almeno 1.500 euro (che per il commerciante torinese sono stati aumentati a 2mila, più 3mila euro di spese legali), con la previsione anche dell’arresto in determinate casistiche. La sentenza emessa sottolinea che “la detenzione per la vendita, la somministrazione o comunque la distribuzione per il consumo, di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione, atteso che l’esposizione, anche parziale, di prodotti destinati al consumo umano alle condizioni atmosferiche esterne, tra cui l’impatto con i raggi solari, può costituire pericolo per la salute dei consumatori, in quanto sono possibili fenomeni chimici di alterazione dei contenitori e di conseguenza del loro contenuto”. Stop, insomma, alla vendita di bottiglie d’acqua esposte al sole, almeno in Italia.