Nei giorni scorsi, nell’ambito di una Milano violenta, si è parlato molto del caso del vigile accerchiato da alcuni ragazzi ed aggredito. Nel corso dell’aggressione sarebbero partiti due colpi di pistola, la stessa che poi all’agente sarebbe stata sottratta. Adesso però, come riferisce Marco Oliva nell’ultima puntata di Lombardia Nera sarebbero emerse due differenti versioni: da una parte i giovani aggressori avrebbero raccontato di aver visto una persona in borghese che non si sarebbe qualificato come vigile e vedendolo armato si sarebbero spaventati aggredendolo per togliergli la pistola. Nel video circolato online, si sentirebbe la voce di qualche ragazzo che esortava a chiamare la polizia.
Differente la versione del vigile che spiega di aver dovuto usare l’arma per difendersi dall’aggressione dei ragazzi. Le due versioni sarebbero attualmente al vaglio della procura di Milano che dovrà far luce su quanto realmente accaduto. Da alcuni video pubblicati sui social si vedrebbe un ragazzo mentre toglie il cappellino al vigile proprio mentre sta per salire in auto. Quest’ultimo avrebbe già la pistola carica ed esplode dei colpi in aria. In un secondo filmato si vedrebbe l’agente mentre si piega a terra come a voler raccogliere l’arma, salvo poi essere circondato dai ragazzi che tentano di disarmarlo. Lui urla che la pistola è carica e parte un secondo colpo che colpisce un’auto in sosta.
Vigile aggredito a Milano: due versioni al vaglio
Erano in tutto una dozzina i ragazzi coinvolti nell’aggressione al vigile a Milano, tre dei quali di Bolzano che sono attualmente indagati per rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Il vigile sessantunenne avrebbe invece spiegato di essersi qualificato mostrando anche il tesserino e sarebbe stato impegnato nella realizzazione di alcune foto dopo che i residenti della zona avevano segnalato atti di vandalismo ai danni di alcune auto.
Gli stessi residenti, ai microfoni di Lombardia Nera hanno confermato le azioni violente nella zona: “Hanno rotto i finestrini delle auto”, “Ci hanno sfondato la macchina per divertimento”, sono solo alcuni dei commenti. E poi ancora schiamazzi fino a tarda ora e fuochi d’artificio esplosi di sera nel bel mezzo della settimana e non a Capodanno. “Non c’è più controllo, purtroppo c’è un problema di tranquillità che manca”, ha riferito un’altra residente.