Un vigile del fuoco è stato condannato a un anno di reclusione per il furto di un cellulare appartenente a un ragazzo morto in un incidente stradale. La vittima si chiamava Luca Violo, 19enne di Pontinia (Latina) che nell’agosto del 2013 perse la vita a seguito di uno scontro automobilistico lungo la via Appia, all’altezza di Terracina. Una giovane esistenza spezzata, una tragedia devastante, alla quale si assomma il grande dolore dei genitori del ragazzo, i quali non si sono mai dati per vinti ed erano consapevoli del fatto che il telefonino di Luca non poteva essersi volatilizzato: lì dentro c’erano tutti i suoi ricordi di vita e, per non perderli, hanno sporto denuncia alla polizia postale.



Come riferito dal “Corriere della Sera”, le indagini “diedero ragione a quel sospetto atroce – quello del cellulare trafugato – tanto da arrivare a individuare il possibile responsabile: un vigile del fuoco intervenuto sul luogo dell’incidente nella notte tra il 27 e il 28 agosto del 2013, e che ieri è stato condannato a un anno di reclusione”.



VIGILE DEL FUOCO CONDANNATO PER FURTO DI CELLULARE AI DANNI DI UNA GIOVANE VITTIMA DELLA STRADA

Luca Violo risiedeva a Pontinia e, scrive ancora il “CorSera”, era un ragazzo “molto apprezzato e conosciuto nella sua comunità: Azione Cattolica, sport, la partecipazione al Consiglio comunale dei giovani. Una vita piena, spezzata troppo presto, una tragedia accompagnata dal brutto gesto di un vigile del fuoco, Giuseppe De Bonis (condannato, ndr), che faceva parte della squadra dei soccorsi quella maledetta sera”.

L’accusa di furto nei confronti del vigile del fuoco, tuttavia, si è tramutata in una condanna a seguito della sentenza emessa dal giudice del Tribunale di Latina, Francesca Coculo: “De Bonis, è emerso nel processo, aveva trafugato il cellulare per regalarlo alla figlia. Versione sempre respinta dall’uomo, che avrà la possibilità di presentare ricorso in appello”.