Mentre l’Italia e praticamente tutta l’Europa ha sospeso il vaccino AstraZeneca dopo alcuni casi sospetti (e alcuni decessi), in attesa del parere dell’agenzia del farmaco europea (EMA), la cronaca nazionale produce due casi isolati riguardante un altro vaccino anti-Covid, questa volta Pfizer-BionTech. Il panico scatenato nei cittadini dopo decessi e coaguli nel sangue al momento senza alcuna correlazione causale con il vaccino (resta solo quella temporale, ma non può ovviamente bastare per interrompere un’intera campagna vaccinale così importante come quella in atto) ha di colpo gettato il siero inglese-svedese nell’occhio del ciclone, dimenticando colpevolmente (alcuni media, Governi e scienziati) che effetti possibili indesiderati sono all’ordine del giorno di tutti i vaccini, nessuno escluso.
E si arriva così ai casi drammatici di Salerno e Agrigento dove due persone sono purtroppo morte e al momento si indaga per capire se vi sia una correlazione con la somministrazione del vaccino Pfizer avvenuta qualche giorno precedente: nel primo caso, la Procura di Lagonegro (Potenza) ha disposto il sequestro della salma di un vigile urbano 62enne di Vibonati (Salerno), morto alle 20.30 ieri dopo che solo qualche ora prima aveva ricevuto la somministrazione del siero Pfizer nell’ospedale di Sapri. «Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto, non è dimostrabile una relazione causale con la somministrazione del vaccino – spiega all’Agenzia ANSA Rocco Calabrese, direttore sanitario dell’ospedale di Sapri – tra l’altro risulta che il paziente fosse affetto da patologie pregresse di natura metabolica e cardiocircolatoria. Inoltre per il 62enne così come previsto dalle linee guida in ambito vaccinale, a vaccinazione eseguita, sono stati rispettati i 15 minuti di osservazione, nell’arco dei quali lo stesso non ha lamentato nessun disturbo».
PFIZER E ASTRAZENECA, NUMERI E PARAGONE
Il secondo decesso invece da segnalare è avvenuto a Licata (Agrigento) con un operatore sanitario di 52 anni che addirittura a febbraio aveva ricevuto la dose di vaccino Pfizer: come ricostruisce il quotidiano “La Sicilia”, «Assieme ai colleghi il 52 enne si era sottoposto alla prima inoculazione del vaccino in quanto appartenente ad una categoria lavorativa che, per la delicatezza del settore, richiede un turno prioritario rispetto ad altre. In un primo momento andava tutto bene, pochi giorni dopo è iniziato un malessere generale degenerato in poco tempo al punto che il licatese è stato trasportato dalla sua abitazione all’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata».
La trombosi sarebbe poi stata verificata nel suo trasferimento in emergenza all’ospedale di Palermo dove purtroppo è deceduto poco dopo il trasporto in elisoccorso. A seguito è giunta la denuncia dei familiari, con la procura di Agrigento che immediatamente aperto un’indagine: i parenti dell’operatore sanitario capire se ci sono collegamenti con la somministrazione del vaccino Pfizer. Il caos su AstraZeneca è completo in Europa ma in generale gli effetti e possibili casi sospetti sono da derubricare su tutti i vaccini: resta da capire come e perché in un caso – quello di AZ – si sia alzato un polverone tale, dato che gli stessi parametri raccolti finora non vedono una significativa differenza nei “casi sospetti” tra Pfizer e AstraZeneca. In Gran Bretagna sono state somministrate 24.453,221 prime dosi e 1.610,280 seconde dosi: il report del Ministero della Salute inglese registra 275 decessi e 54.180 report di effetti collaterali per un totale di reazioni avverse al farmaco AstraZeneca pari a 201.622; per Pfizer numeri molto simili, 94.809 effetti avversi raccolti in 33.207 report con morti pari a 227. In nessuno di questi casi, al momento, è stato confermata la correlazione tra vaccino e decesso.