Benevento Cagliari, delicata sfida salvezza vinta per 1-3 dai sardi in casa dei campani, verrà ricordata soprattutto per il rigore dato e poi tolto al Benevento dall’arbitro Daniele Doveri con l’assistenza del Var Paolo Mazzoleni sul punteggio di 1-2, che ha scatenato l’ira di Oreste Vigorito, presidente della società campana, assoluto protagonista del dopo-partita. Partiamo allora proprio da quello che Vigorito ha esclamato con forza: “Tutti hanno visto il rigore, tranne il signor Mazzoleni, mi sono già arrivati messaggi da Napoli. Se vogliamo uccidere una squadra del Sud si manda Mazzoleni. Non ho mai detto una parola sull’arbitro, ma se non guardano nemmeno la Var… hanno trovato solo un’altra scusa per le loro caz***te. Noi stiamo perdendo un anno di sacrifici, mentre lui sta col c… sulla panchina a guardare la tv e cambiare le decisioni. È una vergogna. Noi squadre medio-piccole non abbiamo più uno strumento per essere tutelati. Non sono un presidente normale, non ho mai detto nulla contro gli arbitri. Questi signori devono uscire dal calcio. Non è uno sfogo, è una vera e propria denuncia, perché Mazzoleni è una vergogna per il calcio italiano – è l’attacco di Vigorito -. Bisognerebbe analizzare le immagini”.



BENEVENTO CAGLIARI, L’IRA DI VIGORITO CONTRO MAZZOLENI PER IL RIGORE TOLTO E POI DATO

Fin qui l’ira di Vigorito: analizziamo però in dettaglio l’episodio che ha causato il rigore prima dato e poi tolto, che avrebbe potuto cambiare le sorti di Benevento Cagliari. C’è un contatto in area rossoblù tra Asamoah e Viola: quest’ultimo non fa molto per stare in piedi, ma dal momento che un contatto c’è stato e l’arbitro (Daniele Doveri) lo ha sanzionato con il calcio di rigore, il Var (che era appunto Mazzoleni) non avrebbe dovuto intervenire, perché non si configura un “chiaro ed evidente errore”. Questo dunque è lo sbaglio che Mazzoleni commette e che comprensibilmente ha fatto infuriare il presidente Vigorito: va però detto pure che alla fine è Doveri a decidere di tornare sui propri passi, ritenendo che il contatto non fosse meritevole della massima punizione. Ci permettiamo infine una considerazione geografica: Cagliari non è di certo più a nord di Benevento, quindi è davvero difficile immaginare un “complotto” contro il sud di cui Mazzoleni sia protagonista. Nel comprensibile e anche giustificato sfogo di Vigorito si poteva evitare questo passaggio: nell’epoca delle minacce che coinvolgono anche i figli di chi è nel mirino (vedi i casi Pirlo e Grassadonia), esasperare le tensioni può essere davvero pericoloso e certamente sbagliato…

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