Viktor Smagin si è suicidato: era il supervisore del quarto reattore di Chernobyl ed era diventato un eroe silenzioso dopo essere rientrato nella centrale nucleare per provare a limitare i danni causati dall’incidente. La notte del disastro, come ricorda Repubblica, non era in servizio, ma quando vide le fiamme e la nube tossica si precipitò sul posto per cercare di salvare i suoi colleghi. Dopo alcuni giorni sarebbe stato uno dei 600 mila “liquidatori”, che operarono al recupero della zona. Era uno dei pochi, di questi, che era ancora vivo.
“Combattevamo contro il fuoco. Non c’era panico, ciascuno ha fatto semplicemente il proprio lavoro. Quasi nessuno si è arreso, anche se era spaventoso. Dei 5 mila lavoratori della centrale nucleare, sono fuggiti al massimo in 6 o 7. E questo nonostante tutti fossimo professionisti e conoscessimo perfettamente i rischi delle radiazioni”, aveva raccontato insieme a Grigorij Medvedev nel libro Quaderno di Chernobyl. Poi si era lamentato di essere un membro dello “staff incolpato di tutto” e aveva denunciato di avere “portato per tutta la vita uno stigma”.
Viktor Smagin, l’eroe silenzioso di Chernobyl, si è suicidato
Dopo essere stato sostanzialmente dimenticato, Viktor Smagin, l’eroe di Chernobyl che qualche giorno fa si è suicidato, era riuscito a sopravvivere ad una malattia acuta causata dalle radiazioni e a sette interventi chirurgici, ma da poco aveva scoperto di avere un nuovo tumore. Era una sensazione che si portava dentro, ma non voleva accettare di dovere tornare in ospedale per sottoporsi a esami e cure.
A 75 anni, dunque, ha deciso di porre fine alla sua esistenza caratterizzata dal peso del dramma. La mattina dello scorso 23 ottobre si è lanciato dalla finestra della sua casa a Mosca. Un volo di 15 metri che non gli ha lasciato scampo. Sul tavolo ha lasciato una lettera di addio in cui chiede perdono alla moglie e ai figli. “Miei cari Larisa, Dima e Sveta. È tempo di salutarvi. Grazie per questi anni vissuti insieme. Sono stati una gioia. Mi spiace”, questo il breve messaggio.