Condanna per l’ex presidente ucraino, Viktor Yanukovich. L’uomo è stato condannato in contumacia per tradimento, come ha riferito il Guardian. Yanukovich si trova in Russia dal 2014, dove vive. L’uomo è stato condannato per il cosiddetto “Accordo di Kharkiv”. Con questo, nel 2010, l’Ucraina aveva concesso 25 anni di affitto ai russi per l’uso della base navale di Sebastopoli. In cambio, aveva ricevuto lo scorso del 30% sul prezzo di forniture e gas. L’accordo risale a quando l’uomo era presidente dell’Ucraina.



Già in passato l’ex presidente era stato condannato a 13 anni di reclusione. La motivazione era sempre quella di tradimento, in quel caso in relazione a una lettera inviata a Vladimir Putin nel 2014. In questa veniva chiesto al leader russo di utilizzare l’esercito e le forze di polizia per ristabilire l’ordine in Ucraina.



Viktor Yanukovich e le accuse

La procura generale ucraina ha dunque emesso un mandato di arresto per l’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich, accusato di essere filorusso. Quello che ora è un cittadino russo è stato condannato dalla Procura generale, accusato di essere fuggito in Russia nel 2014. “Yanukovich è accusato di essere fuggito in Russia nel 2014 dalla regione di Donetsk utilizzando tre elicotteri militari russi, sui quali avrebbe portato con sé 20 persone, “contrabbandate” oltreconfine” si legge in un post della Procura generale su Telegram.

“Il 23 febbraio del 2014, Yanukovich, insieme al personale di sicurezza e a rappresentanti della federazione russa, con l’aiuto di tre elicotteri della Forze armate russe, ha attraversato illegalmente il confine e ha trasportato almeno 20 persone attraverso il confine di stato dalla periferia di Urzuf, nella regione di Donetsk, alla regione russa di Anapa” prosegue il post della Procura generale.