Viktoria Apanasenko è la candidata dell’Ucraina per il titolo di Miss Universo 2022. La modella 28enne, bellissima e dalla bionda chioma, è laureata in Psicologia (specializzata in “lavoro sociale”) e, da quando ha avuto inizio l’invasione ordinata dal presidente russo Vladimir Putin ai danni del suo Paese, la giovane non è rimasta in disparte a guardare, ma si è prontamente attivata per dare il suo contributo come volontaria, nel tentativo di aiutare lo sforzo bellico.
Non ha imbracciato armi da fuoco, Viktoria Apanasenko, ma si è recata presso un ristorante della capitale, il “Naive”, riconvertito a mensa per i soldati e i bisognosi, preparando pasti, consegnando i pacchi alimentari e gli aiuti a domicilio a coloro i quali erano impossibilitati a muoversi. Dalle passerelle e dalle grandi firme ai fornelli, Viktoria ha dimostrato a tutti che prima dell’estetica, vengono il cuore e il cervello, che possiede entrambi in quantità decisamente generose.
VIKTORIA APANASENKO CANDIDATA A MISS UNIVERSO 2022: DOPO L’EUROVISION IL TELEVOTO PREMIERÀ ANCORA L’UCRAINA?
E così, con l’innegabile bellezza di Viktoria Apanasenko, l’Ucraina è in pole position per sbancare il concorso di Miss Universo 2022 e concedersi uno storico bis, dopo la conquista dell’Eurovision Song Contest con la Kalush Orchestra, la cui vittoria non è stata priva di polemiche, in quanto c’è chi ritiene che il televoto, complice la crescente simpatia nei confronti dell’Ucraina dopo l’attacco di Putin, abbia deciso di “regalare” quel successo al Paese dell’Est Europa, quasi come se fosse un atto dovuto e una dimostrazione di solidarietà.
Ora ci si chiede se la stessa dinamica si registrerà con le votazioni di Miss Universo. Viktoria Apanasenko è preceduta dalla sua estetica che rasenta i limiti della perfezione (difficile affermare il contrario, ndr), ma c’è da dire, come sottolinea anche il “Corriere della Sera”, che “quest’anno gli organizzatori del concorso hanno consentito all’Ucraina di presentare la propria candidata senza passare dalle selezioni nazionali, un po’ complicate da organizzare in un Paese sotto attacco”. L’auspicio è uno solo: che il conflitto bellico e l’atteggiamento filo-ucraino di tutta Europa non facciano passare in secondo piano gli evidenti meriti di questa donna.