Arrivano nuovi aggiornamenti sui festini a base di sesso e droga registrati nella Villa Inferno di Pianoro, che vedono coinvolto anche l’ex Lega Luca Cavazza. Come riportato nell’ordinanza della Procura di Bologna, fu Cavazza ad accompagnare una delle due 17enne coinvolte nell’inchiesta e nell’introdurla «alla festa aveva reso ben chiaro alla giovane che ci sarebbe stata una ‘fattanza’, vale a dire un consumo collettivo di cocaina procurata dal Bacci». Come evidenziato da Adnkronos, la 17enne ha raccontato che fu Cavazza ad offrirle «della cocaina e in relazione a tale gesto la 17enne accedeva ad un rapporto sessuale con Bacci». La giovane ha inoltre aggiunto: «Lì ricordo di aver avuto un rapporto sessuale con lui che non sono riuscita a negare anche perché ero in casa sua dove avevo assunto gratuitamente parecchia coca». (Aggiornamento di MB)



LUCA CAVAZZA, EX LEGA NEL CAOS

C’è anche il nome di Luca Cavazza fra le persone coinvolte nell’inchiesta riguardante la “villa inferno” di Bologna, dove è stato scoperto un giro di droga, spaccio e baby prostituzione. Come scrive Repubblica, l’ex esponente leghista è accusato di induzione alla prostituzione di minore e spaccio “lieve”, un vero choc per il capoluogo emiliano tenendo conto che Cavazza era molto conosciuto, al di là della sua esperienza politica. Il 27enne è infatti un agente immobiliare e soprattutto un noto ultras della Virtus Bologna, squadra di basket cittadina. Lo scorso mese di gennaio si era candidato in Emilia Romagna per dare supporto alla candidata governatrice della Lega, Lucia Borgonzoni, ma il suo nome non aveva fatto breccia nei cuore della gente, ottenendo solamente 625 voti. “Diffidate da chi vi dice che la politica è tutta me*da e malaffari – scriveva il 27 gennaio scorso su Facebook dopo la disfatta – la politica, per come la intendo io, è tutt’altro”. Il 23 gennaio invece scriveva “Giù le mani di bambini”, in occasione della manifestazione leghista a Bibbiano. Attenzione però a quanto specificato dal senatore del Carroccio, Andrea Ostellarri, commissario in Emilia, che ha precisato: “Se colpevole, auspichiamo una pena esemplare” per poi aggiungere “Dopo appurate verifiche Luca Cavazza non risulta essere iscritto alla Lega”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



VILLA INFERNO BOLOGNA, BABY PROSTITUTE E COCAINA: AI DOMICILIARI LUCA CAVAZZA

Sono emersi nuovi dettagli in merito alla vicenda di “Villa Inferno”, la residenza fuori Bologna dove si sarebbero tenuti una serie di festini a luci rosse con anche ragazze minorenni. Come riferisce il Fatto Quotidiano stamane, in data 2 settembre, fra le persone finite sul registro degli indagati vi sarebbe anche il 27enne Luca Cavazza, agente immobiliare e che durante le recenti regionali in Emilia Romagna si era candidato in supporto alla corsa di Lucia Bergonzoni, ma senza venire eletto. Stando a Il Fatto, Cavazza sarebbe stato raggiunto da una misura cautelare di arresti ai domiciliari, anche se sono attesi ulteriori dettagli sulla vicenda nonché la replica dei legali dello stesso leghista. Si sa invece che gli indagati sono accusati a vario titolo di induzione alla prostituzione e reati in materia di stupefacenti. L’indagine è stata portata avanti dal nucleo operativo dei carabinieri di Bologna, mentre le misure cautelari di stamani sono state disposte dal gip Letizio Magliaro. In carcere vi sarebbe l’imprenditore Davide Bacci, coinvolto sempre nella stessa vicenda. L’inchiesta è scattata dopo che una madre ha denunciato il tutto, scoprendo dei filmati sul cellulare della figlia. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



VILLA INFERNO, BOLOGNA, ORGE, COCAINA E MINORENNI: COINVOLTI POLITICI, AVVOCATI…

Esplode il caso di Villa Inferno, lussuosa residenza di Bologna, dove sei persone, forse sette, sono state coinvolte in un giro di droga, sesso e prostituzione, con la presenza di minorenni. Stando a quanto riferito nelle ultime ore dai colleghi de Il Resto del Carlino, i carabinieri della compagnia di Bologna centro, nucleo operativo, hanno eseguito sei misure cautelari di vario tipo nella giornata di ieri, nei confronti di altrettante persone coinvolte, alcune delle quali, insospettabili e rispettabili. Diversi i reati contestati al gruppo, fra cui quelli gravissimi di induzione alla prostituzione e lo spaccio di stupefacenti. I classici “festini” a base di droga, sesso e alcool, dove succedeva di tutto, e purtroppo svolti in maniera assolutamente illegale, vista la presenza appunto di ragazzi non ancora maggiorenni. Solamente per un indagato, (i nomi sono al momento top secret anche per la delicatezza della questione), è scattata la misura più severa con l’arresto in carcere, mentre per gli altri cinque/sei non è chiara la misura cautelare, probabilmente i domiciliari o l’obbligo di firma.

VILLA INFERNO A BOLOGNA: SEI PERSONE COINVOLTE FRA CUI AVVOCATI E POLITICI

Maggiori dettagli verranno comunque forniti questa mattina in occasione di una conferenza stampa che si terrà a Bologna, alla presenza delle autorità. Si sa che i personaggi coinvolti facevano parte della cosiddetta “Bologna bene”, e fra le vittime dei festini vi erano anche ragazze minorenni, che facevano sesso dopo aver assunto cocaina o altre droghe pesanti. Il Resto del Carlino ha anticipato qualche dettaglio in più su questa scabrosa vicenda, come ad esempio il fatto che la cocaina venisse a volte consumata direttamente sul corpo nudo della minorenne di turno, ma anche spaccio di stupefacenti, presenza di prostitute e orge. Fra i protagonisti vi sarebbero, come detto sopra, degli insospettabili, da avvocati a politici passando per imprenditori, e non a caso la residenza dove si tenevano i festini è stata ribattezzata Villa Inferno (da non confondere con il comune in provincia di Cervia). I minorenni presenti alle feste, da quanto emerso, si vendevano in cambio di poche centinaia di euro, o peggio ancora, di una dose di droga. Ma si racconta anche di ragazze che cedevano il proprio corpo solo per una mancia per “andarsi a fare le unghie”.