È morto, all’età di 73 anni, Villiam Vecchi, ex portiere del Milan e preparatore degli estremi difensori della stessa società milanese. A darne notizia è proprio il club rossonero con un comunicato sui propri canali social: “Sempre vicino al Milan, sempre rossonero. L’eroe di Salonicco continuerà a parare da lassù. Commozione infinita in tutti i milanisti per la scomparsa di Villiam Vecchi. Condoglianze alla famiglia del nostro storico numero 1 e Mister dei portieri Campioni d’Europa 2003 e 2007”. Vecchi si è spento all’ospedale Santa Maria di Reggio Emilia.



Villiam Vecchi è nato a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, ed è cresciuto proprio nel settore giovanile rossonero, dove è rimasto fino al 1974. Nel 1967 è arrivato il debutto in prima squadra, con 46 presenze totali in campionato e 46 gol incassati. Dopo sono arrivate le esperienze con il Cagliari, Como e Spal. Con l’Italia, Vecchi ha giocato con giovanili azzurre, nell’Under 21 e nell’unser 23. Nei sette anni col Milan, che in totale contano 72 presenze, il portiere ha vinto un campionato (‘67-68), una Coppa Italia, una Coppa dei Campioni (‘68-69), due Coppe delle Coppe e una Intercontinentale (‘69).



Chi era Villiam Vecchi

Villiam Vecchi è noto ai tifosi rossoneri come l’“eroe di Salonicco”. Memorabile, infatti, una magnifica prestazione nella finale di Coppa delle Coppe vinta dal Milan 1-0 sul Leeds nel 1973, che lo vedeva tra i pali. Dopo il ritiro ha cominciato la carriera da allenatore, dedicandosi sempre al ruolo dei portieri. In rossonero ha seguito la prima squadra dal 2001 al 2010 e gli Allievi dal 2010 al 2013. Ha poi lavorato con Ancelotti al Real dal 2013 al 2015. Non mancano nella sua carriera le esperienze alla Reggiana, Parma e Juve.

A salutarlo sui social anche l’Inter, che ha scritto: “L’Inter si unisce al cordoglio dell’AC Milan e di tutto il mondo del calcio italiano per la scomparsa di Villiam Vecchi”. Tanti i messaggi dei tifosi sui social, come questo: Villiam ti ricorderò sempre come l‘eroe della finale di coppa delle coppe 1973, dopo il nostro gol ci fu un assedio infinito del Leeds alla nostra porta, ma tu parasti tutto e non li facesti passare, dandomi la gioia per la prima coppa europea che vedevo vincere al Milan”.