Era una sera come tante altre spesa al parchetto con la sua famiglia e alcuni amici quella che la piccola Ritaj Lahmar – bimba di 6 anni di origini marocchine – stava trascorrendo in quel di Villongo (alle porte di Bergamo) e che si è trasformata nell’arco di una manciata di pochissimi minuti in una vera e propria tragedia che si è conclusa con il suo decesso mentre veniva trasportata d’urgenza all’ospedale bergamasco Papa Giovanni XXIII con l’elisoccorso.



Quanto successo vicino a Bergamo – di fatto – è ancora un mistero tutto da chiarire, mentre appare (tristemente) chiara la catena di eventi che ha portato al decesso della piccola Ritaj: la bimba in quel momento stava giocando con alcuni amichetti su di un’altalena per disabili – non è chiaro se fosse effettivamente afflitta da una qualche disabilità o si trattasse di un comune gioco su di un attrezzo strano in un momento in cui il parchetto era poco frequentato – quando sarebbe improvvisamente caduta.



Da lì la caduta si è trasformata in tragedia dopo che la piccola a causa del moto oscillatorio dell’altalena è stata colpita dal pesante macchinario sulla fronte riportando un violento trauma cranico e svenendo sul colpo: i presenti hanno immediatamente allertato il 118 e il 112, ma nonostante le manovre di rianimazione in loco e il trasporto tempestivo al nosocomio bergamasco per lei non ci sarebbe stato nulla da fare.

Villongo: si indaga per capire se l’altalena da cui è caduta la bimba di 6 anni fosse a norma

“Cara Ritaj, io sono convinta che i bambini non dovrebbero mai soffrire e non dovrebbero mai morire – ha scritto in un post condiviso sui social dopo la diffusione della notizia da Adriana Bellini, sindaca di Villongo -, ma la realtà non è questa ed ecco che in questa sera (..) sei improvvisamente passata dalla gioia del gioco a una nuova dimensione di vita (..) lontana dagli occhi e dagli abbracci dei tuoi amati genitori”; promettendole di pensarla ogni giorno e ogni notte “come angelo sopra [di] noi”.



Seppur la morte della bimba sia stata causata dal colpo dell’altalena il pubblico ministro Letizia Aloisio ha deciso di aprire un fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo nei confronti di ignoti e nonostante il corpo della piccola non sarà sottoposto ad autopsia sia cercherà di capire se l’apparecchiatura abbia avuto un qualche guasto meccanico e fosse – oltre che a norma di legge – sottoposta a regolari revisioni e manutenzioni.