Tra gli spostamenti consentiti dal nuovo Dpcm ci sono quelli per andare nelle seconde case? Il divieto, che era stato inserito nel decreto per le festività di Natale, è caduto? La circolare del Viminale sulle ulteriori misure per fronteggiare la pandemia Covid non lo chiarisce. Resta confermato fino al 15 febbraio 2021 infatti, il divieto di spostamento tra regioni o province autonome diverse, ma oltre alle eccezioni già note (motivi di lavoro, necessità e salute), vi è una fattispecie, quella del «rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione». Non c’è però un riferimento esplicito alle seconde case. Al tempo stesso, il capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno, Bruno Frattasi, chiede ai prefetti controlli mirati a chi viaggia e nelle zone della movida. Quindi, bisogna garantire «la più scrupolosa osservanza delle prescrizioni vigenti attraverso mirati servizi di controllo del territorio, soprattutto nelle aree urbane – specialmente quelle interessate da fenomeni di affollamento nelle ore serali e notturne – nei luoghi di transito e lungo le principali arterie stradali».
VIMINALE, CIRCOLARE A PREFETTI: CONCORSI E LIBRERIE
Una novità del Dpcm, evidenziata dalla circolare del Viminale, è rappresentata dai concorsi. Nel documento si legge, infatti, che dal 15 febbraio 2021 sono consentite «nel rispetto di appositi protocolli anti-Covid, le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni, nei casi in cui è prevista la partecipazione di un numero di candidati non superiore a trenta per ogni sessione o sede di prova». Restano consentite, inoltre, le procedure per i concorsi che riguardano «oltre al personale sanitario e della protezione civile, le Forze Armate, le Forze di Polizia e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco». Per quanto riguarda, invece, le attività commerciali al dettaglio, la circolare del Ministero dell’Interno precisa che «la disposizione in esame amplia ulteriormente l’ambito delle attività che restano consentite durante le chiusure festive e prefestive dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali e strutture assimilabili, facendovi ora rientrare anche le librerie». Toccato anche il tema scuola (qui il nostro focus).