Il Ministero dell’Interno richiama i prefetti ai controlli in vista dell’allentamento delle restrizioni che comincerà lunedì con il passaggio di molte regioni in zona gialla. Questa fase dovrà essere monitorata attentamente per evitare gli assembramenti. Lo scrive il Viminale nella circolare inviata ai prefetti, a cui si chiede di monitorare «tutte le attività» interessate dalle riaperture dal 26 aprile, così pure le «aree interessate dalla presenza di locali ed esercizi aperti al pubblico e da più intensi flussi di mobilità», oltre che tutte le zone cittadine dove possono crearsi aggregazioni in particolare nel weekend, oltre che nelle giornate festive e prefestive. Per questo il Ministero dell’Interno consiglia la predisposizione di «interventi operativi mirati». In virtù del ritorno delle zone gialle, fascia a cui è destinato «un numero considerevole di territori regionali», per il Viminale è «verosimile che condizioni di assembramento si possano verificare nelle fasce orarie antimeridiane», quindi quando iniziano le attività scolastiche e a ridosso delle aperture delle attività commerciali. Per questo si chiede che i controlli siano effettuati «in prossimità di tali orari, anche allo scopo di intervenire su eventuali situazioni di criticità».



CIRCOLARE VIMINALE: “PIÙ CONTROLLI”

Il Ministero dell’Interno nella circolare chiede ai prefetti di effettuare controlli mirati in prossimità dei quadranti urbani che sono interessati da fenomeni di aggregazione. Nella circolare spiega che bisogna coinvolgere anche le polizie locali, «specie negli scenari urbani nei quali l’impiego di tali operatori può risultare particolarmente incisivo ai fini della corretta osservanza delle disposizioni comportamentali anti Covid-19». Pertanto, i servizi territoriali vanno predisposti per verificare «situazioni di sovraffollamento», ma bisogna privilegiare «le aree interessante dalla presenza di locali ed esercizi aperti al pubblico e da più intensi flussi di mobilità». Per quanto riguarda le scuole, per il Viminale sarebbe utile adottare degli interventi già noti, come le «fasce orarie differenziate dell’ingresso e dell’uscita dagli istituti scolastici» per ridurre l’impatto sui trasporti. Per quanto riguarda lo sport, nelle zone gialla è consentita l’attività all’aperto anche per quanto riguarda sport di squadra e di contatto, nel rispetto delle linee guida del governo. Resta però interdetto l’uso degli spogliatoi. Su bar e ristoranti, invece, è caos. Qui il nostro approfondimento.



SPOSTAMENTI, VISITE E SECONDE CASE

Per quanto riguarda gli spostamenti, sono liberi tra le regioni in zona gialla (sarà consentito anche attraversare una regione arancione o rossa, ma senza fermarsi, per raggiungere la destinazione). Il divieto è confermato per quelle in zona arancione e rossa. Ma c’è una novità, confermata dal Viminale nella circolare: «Gli spostamenti sono ora consentiti anche alle persone munite di una certificazione attestante lo stato di avvenuta vaccinazione contro il Covid o di guarigione dall’infezione, ovvero lo stato di negatività a test molecolare o antigenico rapido». Passiamo alle visite: non più solo con bambini sotto i 14 anni. Da lunedì fino a 4 adulti possono fare visita a parenti e amici, anche i ragazzi fino ai 18 non compiuti in zona gialla o arancione. Ricordiamo che le visite potranno avvenire senza alcun limite di spostamento in zona gialla, solo in ambito comunale in zona arancione mentre restano vietate in zona rossa. Libero l’accesso alle seconde case, anche se si trovano in zona arancione o rossa.

Leggi anche

Buoni Pasto, le novità dal primo gennaio 2025/ Cosa cambia? Tetto massimo sulle commissioni del 5%