I genitori di Vincent Lambert hanno sporto denuncia per assassinio premeditato: questo quanto affermato dall’avvocato della coppia ai microfoni di Radio Rtl. Come vi abbiamo raccontato, il padre e la madre del tetraplegico hanno gridato la loro rabbia per la decisione di medici e tribunali di staccare le spine a Vincent, «ci hanno imposto la morte»: nonostante i ricorsi e le numerose iniziative, non c’è stato niente da fare. Ma Viviane e Pierre Lambert continuano a lottare: come spiega il legale Jan Paillot, hanno deciso di denunciare Vincent Sanchez, il capo del reparto per le cure palliative dell’ospedale di Reims che ha annunciato lo stop ai trattamenti di idratazione e nutrizione. Ex infermiere di 42 anni vittima di un incidente stradale nel 2008, Vincent Lambert è diventato simbolo del dibattito sul fine vita in Francia e in suo nome è stata organizzata una maxi-manifestazione a Parigi dal collettivo “Je soutiens Vincent”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



VINCENT LAMBERT, I GENITORI: “CI HANNO IMPOSTO LA MORTE”

Con una lettera si chiudono le comunicazioni tra i genitori di Vincent Lambert e il resto del mondo nei giorni in cui, con ogni probabilità, la morte sopraggiungerà sul tetraplegico malato e in stato vegetativo da 10 anni in Francia: dopo la decisione del medico dell’ospedale Chu di Reims (dove si trova ricoverato Vincent) di staccare la spina delle cure e dei trattamenti e dopo che la Corte di Cassazione ha di fatto annullato la sentenza del Tribunale di Parigi che impediva di fermare i trattamenti su Lambert, con una breve lettera Vivianne e Pierre Lambert assieme alla sorella di Vincent, Anne, e al fratellastro David Philippon spiegano con dignità tutto il loro dolore per la vita del proprio caro che si spegne dopo la decisione di giudici e medici (sostenuti dalla moglie di Vincent che ha sempre sostenuto come il suo amato marito non avrebbe mai voluto l’accanimento terapeutico). «Questa volta è finita», scrive la famiglia di Vincent nell’ultimo aggiornamento col quale annunciano tramite il proprio avvocato «Durante la scorsa settimana, abbiamo moltiplicato le nostre ultime azioni nel tentativo di far rispettare il ricorso sospensivo di Vincent davanti al Comitato per i diritti delle persone con disabilità. Invano. Non abbiamo ricorso e ora è troppo tardi. Vincent sta morendo. La situazione in cui il dottor Sanchez lo ha inserito è ora clinicamente irreversibile. Questi momenti sono molto dolorosi per tutti. L’ora è al raduno, con tutta la famiglia, per il rispetto di Vincent e di Vincent».



VINCENT LAMBERT, LA LETTERA CHOC DEI GENITORI

Dopo corsi, ricorsi e battaglie tra pro-life e pro-eutanasia in Francia, il caso di Vincent Lambert volge verso la conclusione senza che l’ultimo tribunale, quello dell’Onu, abbia potuto esprimersi in materia “anticipato” dalla Cassazione che ha confermato la possibilità di staccare le spine ai medici del Chu di Reims. Una lettera dura, dolorosa dove viene espressa la rabbia per una decisione reputata “ingiusta” ma che raccoglie anche tutto lo spirito cristiano di preghiera e di “offerta” di un sacrificio misterioso che non avrebbero mai scelto per il loro Vincent e che lascia aperto non pochi elementi su una vicenda destinata a perdurare ben al di là del dramma di Vincent Lambert. «Questa volta è finita. I nostri avvocati hanno moltiplicato questi ultimi giorni i ricorsi ed hanno condotto tutte le azioni possibili per far valere l’appello sospensivo deciso dall’Onu di cui ha beneficiato Vincent. Invano. La morte di Vincent è ora ineluttabile. È stata imposta a lui come a noi. Non lo accettiamo ma non possiamo che rassegnarci al dolore, all’incomprensione, ma anche alla speranza. Volevamo ringraziarvi tutti per la vostra amicizia, il vostro amore, il vostro sostegno, le vostre preghiere per tutti questi anni. Non rimane altro da fare se non pregare e accompagnare il nostro caro Vincent, in dignità e raccoglimento. Siete tutti con noi con il pensiero e la preghiera al capezzale di Vincent. Chiediamo ai giornalisti presenti di fronte al CHU di avere la decenza di rispettare la nostra intimità familiare in questi momenti dolorosi. Pierre, Viviane, David e Anne» si legge nella lettera caricata sul portale “Io sostengo Vincent” dai due battaglieri seppur anziani genitori di Vincent.