Vincenza Angrisano, la 42enne uccisa pochi giorni fa dal suo marito ad Andria, davanti ai due figli minorenni, aveva mandato soltanto qualche giorno prima un audio ad un’amica in cui testimoniava le violenze subite, i pestaggi per mano del marito. L’audio è arrivato alla trasmissione di Canale 5, Pomeriggio Cinque, che ieri l’ha mandato in onda: “Ciao… scusami…hai ragione… purtroppo ho avuto una settimana molto particolare… dove sono andata in ospedale… dove mio marito mi ha alzato le mani e, veramente, non ero nei tempi per venire da te”, e ancora: “Facevo casa di mia madre-casa mia, giravo per strada, cercavo di stare quanto più (possibile, ndr) lontana da casa”.
Secondo quanto emerso, quella nota vocale inviata da Vincenza Angrisano risalirebbe al 23 novembre, esattamente cinque giorni prima di trovare la morte sotto i colpi di Luigi Leonetti. In quell’occasione la donna, che sarebbe poi diventata l’ennesima vittima di femminicidio in Italia, era stata schiaffeggiata con molta violenza dal marito, durante una lite. A seguito del colpi ricevuti si era recata in ospedale dove era stata dimessa con una prognosi di 4 giorni.
VINCENZA ANGRISANO, UCCISA AD ANDRIA DAL MARITO: LEI VOLEVA LASCIARLO
Il femminicidio è avvenuto nella casa della coppia, e come detto sopra, dinanzi ai due figli minorenni di 6 e 12 anni. E’ stato lo stesso Luigi Leonetti a chiamare i soccorsi, raccontando al telefono di aver ucciso la moglie: quando gli uomini del 118 sono giunti sul luogo segnalato, per la donna non vi era già più nulla da fare. Vincenza Angrisano è stata colpita tre volte al torace e addome, tre profonde ferite che non le hanno lasciato scampo.
Lei voleva lasciarlo definitivamente ma evidentemente a lui tale situazione non andava bene ed ha così deciso di colpirla a morte. Oggi si terrà l’autopsia sul corpo della 42enne presso il Policlinico di Bari da cui si capirà con esattezza la causa di morte, nel frattempo il 51enne marito si trova presso il carcere di Lucera, provincia di Foggia, accusato di omicidio volontario aggravato dall’aver compiuto il fatto ai danni del coniuge. Clicca qui per il video di Pomeriggio 5.