Il dramma di Vincenza Avino, detta Enza, inizia ben prima che Nunzio Annunziata le spari con la pistola a Terzigno, in provincia di Napoli. La prima denuncia viene fatta dalla donna sette anni fa, a causa di quella relazione tormentata che spesso la spinge a subire violenze e minacce. Uno dei picchi più alti risale al 2015, quando Nunzio si arrampica lungo la facciata esterna del palazzo in cui vive la compagna, raggiunge il terzo piano e cerca di trascinarla nel vuoto con sé. Nunzio è ubriaco: viene mandato via dai genitori della donna, accorsi in modo tempestivo per salvarla. La situazione però non può che peggiorare, sottolinea Napoli Today. Appena un mese più tardi, Enza fa una nuova denuncia contro Annunziata, che di contro la minaccia anche quando entra in Caserma. L’uomo non si fermerà comunque, nemmeno nei giorni successivi, quando la donna ritornerà dalle autorità a causa delle sue molestie e avvicinamenti indesiderati.
VINCENZA AVINO, LA CONDANNA PER NUNZIO ANNUNZIATA
Verranno disposti quindi gli arresti domiciliari, poi trasformati in misura cautelare dal Riesame e infine dal divieto assoluto di avvicinarsi alla Avino. Uno stop di cui Nunzio non terrà conto in alcun modo, tanto da avvicinarsi in corsa con la sua auto a Enza il 14 settembre di quello stesso anno. Le spara e poi le ruba la borsa, da cui estrae il cellulare per avvisare il padre e il fratello della donna che presto ucciderà anche loro. Verrà arrestato il giorno successivo. Secondo i genitori di Enza Avino, la sua morte era già stata annunciata da tutti i tentativi dell’ex compagno Nunzio Annunziata di farle del male. Con diverse denunce a carico e il divieto di avvicinarsi alla donna, l’allora 37enne porterà comunque avanti il suo piano fino a che non l’avrà uccisa. Il tribunale di Nola lo condannerà a 30 anni per via di quei tre colpi fatali con cui toglierà la vita a Enza. Una pena consistente anche grazie all’aggravante della crudeltà individuata dai giudici nel modus operandi dell’imputato.
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI
Una sentenza che verrà confermata nel marzo dell’anno scorso anche in Appello. In base alla ricostruzione degli eventi, che verranno raccontati ad Amore Criminale nella puntata di oggi, sabato 5 ottobre 2019, Nunzio colpirà la donna mentre si trova in via Fiume nella sua Terzigno. Verrà colpita alle spalle e cadrà davanti a un negozio ancora aperto. In quel momento però Enza è ancora viva, ma il suo aguzzino la trascina sul marciapiede e infine le ruba la borsa, lasciandola lì fra la vita e la morte. L’ex convivente era un pregiudicato, riferisce Il Corriere del Mezzogiorno, e lei era troppo bella. Enza aveva visto in lui la possibilità di ritrovare l’amore, in seguito alla fine del suo matrimonio, ma si troverà a fare i conti con un incubo letale.