I suoi monologhi sul Covid, in particolare sul lockdown, avevano divertito, tanto da diventare cult. Ora però Vincenzo De Luca non ottiene lo stesso risultato quando affronta il tema della guerra in Ucraina. Non fanno ridere le sue battute riguardanti Ilario Piagnerelli, giornalista Rai impegnato ora come corrispondente a Kiev. Se questo era il suo obiettivo, il presidente della Regione Campania lo ha fallito miseramente. Se invece il suo obiettivo era criticare il modo in cui i media italiani raccontano il conflitto, allora poteva trovarne un altro.
«Ormai non riesco più a seguire queste corrispondenze televisive, le trasmissioni che riguardano la guerra in Ucraina. Ho la sensazione che siamo di fronte a uno sceneggiato che si ripete quotidianamente per ore, con gli stessi personaggi e le stesse situazioni», afferma De Luca nel corso di una diretta Facebook. Capita quando c’è una guerra. Poi arriva a Ilario Piagnerelli: «Alcuni corrispondenti televisivi sono improbabili. Per due mesi abbiamo avuto un corrispondente di Rai News 24 da Kiev che, ad ogni collegamento, si collocava davanti a un mucchio di detriti e macerie (…) La sceneggiatura era sempre quella». Anche questo capita nelle guerre. Difficile trovare uno scenario differente se attorno a te c’è solo distruzione.
DOPO PIAGNERELLI IRRIDE ANCHE FIGLIUOLO
Ma non vuoi fare una battuta sul cognome del corrispondente? Tentazione irresistibile per Vincenzo De Luca. «Questo giornalista si chiama Piagnerelli. Ora, già siamo in un teatro di guerra, poi mandiamo un giornalista chiamato Piagnerelli… bisognerebbe fare attenzione da parte della Rai. Mandiamo gente che si chiami Allegri, Benvenuti». Non manca neppure una battuta sul generale Francesco Paolo Figliuolo, ex responsabile della campagna vaccinale Covid: «Abbiamo un generale in divisa, mandiamolo lì per dare un contributo… applicherà il metodo Astrazeneca e vedremo cosa accade». Dichiarazioni francamente imbarazzanti da parte del governatore, a cui il giornalista replica così: «Mi ci faccio una risata come sempre».
Ma c’è davvero poco da ridere per la mancanza di rispetto nei confronti di una categoria che ci sta consentendo di essere informati sulla guerra senza doverci accontentare di ciò che arriva dalla propaganda di questa e quella parte. Inevitabilmente le parole di De Luca hanno fatto esplodere una bufera, non solo sui social. Ci sono state le repliche di Usigrai, sindacato interno della Rai, e del comitato di redazione di RaiNews24, che chiedono ciò che dovrebbe essere basilare: rispetto.