Lutto nel mondo del calcio: è morto Vincenzo Marinelli, ex presidente del Pescara. Aveva 88 anni e ne danno notizia alcuni dei principali organi di informazione online a cominciare dal quotidiano Il Messaggero. Il giornale descrive Vincenzo Marinelli come una persona popolare ma soprattutto “amato” nel corso della sua lunga carriera nel mondo del pallone. Di pari passo ha portato avanti il suo lavoro di imprenditore nel campo della sanità, a capo di un’azienda fondata da lui stesso negli anni ’60. Un uomo capace quindi nel lavoro e nell’impresa che ha deciso di regalare le sue doti imprenditoriali al calcio, portando il Pescara nella massima serie.



Vincenzo Marinelli era originario di Carpineto della Nora, in provincia di Pescara, e a dieci anni si era trasferito nella cittadina abruzzese, dove aveva frequentato la scuola media, quindi a Chieti per le superiori, e poi il primo lavoro, quello nel mondo delle assicurazioni. Capace e con doti sopra la media fin da ragazzino, era stato in seguito assunto da una impresa farmaceutica nel ruolo di agente, e nel giro di breve tempo era riuscito ad emergere come uno dei dipendenti più brillanti della stessa casa, al punto da diventare capo area nel 1972.



VINCENZO MARINELLI, L’INGRESSO FRA I DELFINI

Era riuscito ad accumulare in pochi anni una piccola fortuna, e una parte di quei soldi, per l’esattezza un milione di lire, aveva deciso di investirli nel Pescara calcio, divenendone così socio. Per Vincenzo Marinelli era un sogno che si realizzava dopo che aveva sempre assistito alle partite dei delfini, i suoi beniamini, non perdendosi mai un match. Sei anni dopo, nel 1978, ne divenne dirigente, quindi il massimo ruolo, quello di presidente per sei stagioni, dal 1980 al 1986.

Il Messaggero lo ricorda come una persona molto stimata nel mondo del pallone, citando l’esempio del 1982, quando il tecnico Tom Rosati era appunto nel mirino degli abruzzesi; all’epoca però Marinelli stava meditando di lasciare il suo incarico, ma l’allenatore spiegò che sarebbe sbarcato a Pescara solo se ci fosse stato lui come presidente. Il suo motto era la schiettezza, e la sincerità, e lo ha ribadito spesso e volentieri durante le interviste rilasciate nel corso di quegli anni.



VINCENZO MARINELLI, LA SUA VITA DOPO IL PESCARA

Una volta lasciata la poltrona più importante del club biancoazzurro, Vincenzo Marinelli venne assunto dalla Lega come consigliere e vicepresidente Lup, poi, all’inizio degli anni ’90, lo sbarco nella nazionale italiana Under 21 come capo delegazione e dirigente accompagnatore. Vi rimase fino a pochi anni fa, visto che svolse quel ruolo per più di tre decadi, vivendo cinque campionati europei e quattro Olimpiadi, fra cui anche il magico bronzo degli azzurri durante i giochi olimpici di Atene del 2004.

Molte le figure importanti nel mondo del calcio che in queste ore hanno voluto ricordarlo, come ad esempio Gabriele Gravina, presidente della Figc, che lo ha descritto come un amico fraterno, ma soprattutto una persona fortemente appassionata del calcio ed entusiasta della vita con cui ha condiviso anni bellissimi, elogiandone poi la considerazione che Vincenzo Marinelli aveva dei giovani calciatori. Negli ultimi anni era divenuto presidente onorario del Pescara, club che ha seguito fino a che il suo fisico gliel’ha consentito.