Il celebre giornalista Vincenzo Mollica convive da tempo con una malattia, o meglio con più malattie: “Cerco di andarci d’accordo ma…”
In una interessante intervista rilasciata recentemente a Radio Deejay, il celebre giornalista Vincenzo Mollica ha affrontato il tema della malattia di cui soffre da tempo. Cecità e non solo, lo scrittore è alle prese con il parkinson e il diabete. “Cerco di andarci d’accordo, non sempre ci riesco ma vado avanti. Tengo sempre in tasca un sorriso e un po’ di speranza”, ha raccontato Vincenzo Mollica. A proposito della sua cecità, lo scrittore ha condiviso con piacere un aneddoto relativo alla sua amicizia con Andrea Camilleri, dalla cui penna è nato Montalbano.
“Mi disse: non dimenticarti i colori, la tavolozza dei colori. Non dimenticarti com’è il giallo, il rosso, il verde. Di notte io mi ripasso i quadri. Vedrai che i sogni diventeranno più limpidi, più squillanti. Vedrai come non hai mai visto nei sogni. Io ho perso la vista, mi sono venuti in soccorso il gusto, l’udito, l’olfatto. Quelli si accentuano. Vedrai che così non ti perderai mai d’animo”.
Vincenzo Mollica e le cause della cecità
Nonostante le problematiche legate alla malattia, Vincenzo Mollica tira dritto con il sorriso. Almeno ci prova, grazie anche all’aiuto di chi gli sta vicino, grazie all’amore di chi lo circonda. Sempre nel corso dell’intervista rilasciata a Linus, il giornalista spiega: “Mi sono dato l’umiltà come regola fondamentale della vita, per me è una cosa importantissima. L’umiltà è saper ascoltare le persone che si hanno davanti, senza pregiudizi. Non lo fa più nessuno di questi tempi”.
“Tutti hanno voglia di dire, di parlare, di farsi vedere. Ci vuole buona volontà per capire. Non è sempre un problema di quanto si dice, ma di quanto si capisce”, continua Vincenzo Mollica. Tornando alla malattia, per quanto riguarda le possibilità di guarigione, nel 2019 il giornalista ha dichiarato di essere diventato quasi cieco a causa di diverse patologie degenerative della vista (uveite, glaucoma, iridociclite plastica), tutte a esordio infantile.