Grande accoglienza a Che tempo che fa per Vincenzo Mollica, che si racconta da Fabio Fazio, il quale gli ha voluto fare una sorpresa, a partire da un videomessaggio di Roberto Benigni. Un saluto speciale quello dell’attore e regista: “Mollica è una cosa eccezionale, è stato il giornalista veramente più intelligente, più proprio affettuoso che io ho conosciuto nella mia vita”. Inoltre, ha sottolineato il fatto che non critica mai, perché lui ha scelto di parlare solo delle cose che ama. C’è stato anche un omaggio fotografico per il giornalista: “Questo è il risultato di tutto quello che hai fatto in tutta la tua vita”.
Ma Vincenzo Mollica a Che tempo che fa ricorda il suo primo incarico, un’intervista breve al Dalai Lama, così come l’amicizia con Fellini, che lo chiamava per aiutarlo a trovare scuse per non presentarsi alle cerimonie per ritirare i premi. “Era una persona meravigliosa, non era un professore, ma bastava guardarlo. Mi ha fatto capire quello che non vedevo anche se lo avevo sotto gli occhi, ero già cieco. Mi ha insegnato cose che mi accompagnano ancora adesso”.
VINCENZO MOLLICA, DA ANDREA CAMILLERI E LA LUCE DENTRO
“Diciamo che mi arrangio”, ha scherzato Vincenzo Mollica a Che tempo che fa, in un’intervista in cui non poteva mancare un ricordo della poesia di Giorgio Gaber e dell’amico Andrea Camilleri. A tal proposito, ha raccontato un aneddoto riguardo le loro malattie. Quando lo scrittore gli disse che voleva abbracciarlo, il giornalista gli rispose con una battuta: “Andrea, se ci incontriamo!”, a proposito dei problemi di vista.
Invece, sulla sua passione per il giornalismo e la sua carriera: “Se non sei impressionabile, non puoi fare il giornalista. Devi esserlo come la pellicola. Per fare questo mestiere mi sono state utili la curiosità, la passione e la fatica. Si sono abbracciate nella mia vita”. Vincenzo Mollica vuole affrontare le difficoltà con leggerezza assoluta: “Vorrei avere dentro di me la luce di Magoo il cartone animato”. Non mancano le giornate nere: “Ma io cerco sempre di avere un sorriso di emergenza”.