Vincenzo Mollica è stato ospitato, con grande emozione, da Mara Venier nel suo salotto di Domenica In. Il giornalista e scrittore, a breve, debutterà a teatro, con il suo spettacolo ‘L’arte di non vedere‘, nel quale “racconto quello che ho vissuto da vedente e da non vedente. Perché ora la mia situazione è questa, non vedo una minchia di niente, ma ho imparato che vedere non è importante“. E Vincenzo Mollica, omaggiato con un audio del suo amico di sempre Adriano Celentano, vorrebbe alzarsi in piedi, “anche se le mie gambe non me lo permettono”.
Vincenzo Mollica: “Il mio balconcino a Sanremo ora deve andare a qualcun altro”
Passando, poi, nella sua carriera a raccontare la carriera in Rai, Vincenzo Mollica ricorda con affetto “il tg1 che è la mia seconda casa, mi ha accolto a breccia aperte e ho cercato di meritarle, tutte quelle degli amici trovati per strada. Sembrava di stare a Disneyland quando sono arrivato, c’erano tutti i grandi conduttori e sono andato via contento di tutti e 40 gli anni che ho fatto, senza mai lasciare la mia testata perché per me la Rai è sempre stata e sempre sarà servizio pubblico”
Una menzione di Vincenzo Mollica, tra gli amici di una vita, va anche a Pippo Baudo, con il quale “ho passato dei momenti bellissimi nella mia carriera. È un maestro della televisione”. Lo stesso che propose di fargli dirigere il Festival di Sanremo, inaugurando il suo famoso balconcino. “È nato”, ricorda, “25 anni fa, ed è un’appendice non solo mia, ma della Rai e del teatro Ariston e spero che anche quest’anno venga aperto e qualcuno salga a parlarci, l’ho sempre fatto io ma ora deve farlo qualcun altro. L’anno scorso Fiorello che gridava ‘Vincenzo, Vincenzo’ mi ha commosso“. In chiusura, poi, Vincenzo Mollica ha anche voluto sottolineare che “non mi sono mai chiesto perché tutti mi vogliono bene, ma mi è sempre arrivato tanto affatto e va bene così, non me lo chiedo perché non si sa mai”.