Vincenzo Mollica, giornalista RAI e voce storica del Festival di Sanremo, sta perdendo completamente la vista a causa del glaucoma che l’accompagna sin dall’infanzia. “Cerco con tenacia di tenere acceso finché posso – ha asserito in una toccante intervista rilasciata al periodico ‘Vanity Fair’ –. Ho paura del buio che verrà, perché, da lì, non si torna indietro, ma, nel frattempo, cerco di non scoraggiarmi”. Ed effettivamente, stando ai suoi racconti, è proprio così: Vincenzo Mollica non smarrisce la meravigliosa positività che l’ha sempre contraddistinto nel corso della sua vita. “Da quando non vedo, mi sembra di percepire meglio il carattere delle persone. Prima la distrazione degli occhi mi confondeva: ho scoperto che la voce rivela moltissimo chi sei. E anche che un film si può guardare con le orecchie. Non ho smesso di andare al cinema: le scene in cui non parlano me le spiega mia moglie”. A infondergli maggior coraggio per quest’avventura che si prepara ad affrontare, è stato il compianto Andrea Camilleri: “È stato lui che mi ha insegnato a non vedere – ha commentato Vincenzo Mollica –. Abbiamo vissuto contemporaneamente l’arrivo del glaucoma, la cui traduzione letteraria è ‘ladro silente di vista’, e ho imparato che anche i colori sono importanti. Lui si allenava pensando, prima di addormentarsi, a un quadro: la mattina successiva lo descriveva a chi gli stava intorno, raccontando con precisione le sfumature di colore, e chiedeva che si verificasse l’esattezza del suo ricordo”.



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