Vincenzo Mollica torna al Festival di Sanremo 2021 sotto forma di ologramma per la gioia dei conduttori, ma anche di tutti i fan storici della Kermesse. Dopo la sorpresa della puntata del debutto di martedì, anche questa sera il giornalista ed inviato Rai del Festival torna sul mitico balconcino sotto forma di ologramma. Un incontro virtuale quello tra il giornalista e Fiorello che già durante la prima puntata ha emozionato tantissimo il pubblico di Rai1. “Ti ho fatto diventare fumetto e ora ologramma. Ti posso passare attraverso, guarda…” sono state le parole dello showman siciliano a cui Mollica ha replica dicendo “Fai di me ciò che vuoi”. Non è dato sapere cosa succederà questa sera, ma la presenza di Mollica è oramai diventata un appuntamento fisso per milioni di italiani. Solo lo scorso anno Mollica era presente nella Città dei fiori come inviato festeggiando la sua 39esima edizione del Festival, la sua ultima. In sala stampa parlando del suo pensionamento e del suo addio a Sanremo disse: “una delle regole me l’ha insegnata Federico Fellini e vi consiglio di tenerla da conto: Non sbagliare mai il tempo di un addio o di un vaffanculo. Aveva ragione”.
Vincenzo Mollica: “le prime tre immagini di Sanremo nel cuore”
Non solo, Vincenzo Mollica sempre lo scorso anno in conferenza stampa a Sanremo disse: “come direbbe Rosario, mi sono “amminchioluto”, mi sono rincoglionito completamente con quel po’ di vista che mi è rimasta, posso dire che me la cavo abbastanza e mi tolgo dai c… il 29 febbraio perché vado in pensione. Di ‘sti tempi ho due compagni di viaggio, mister glaucoma che è un figlio “de na mignotta”, e mister parkinson che mi fa muovere tipo canzone di Celentano anni 60”. Sul finale poi il saluto alla Rai: “non ho proclami da fare. Il Tg1 è stata la mia casa. Ringrazio le persone con cui ho lavorato e tutti voi che mi avete sempre accolto con un abbraccio”.
Un momento davvero emozionante celebrato anche al Teatro Ariston di Sanremo come ha raccontato il giornalista in una intervista rilasciata alla gazzettadelsud.it: “mi sono ritrovato lì con tutti che mi applaudivano. In 39 anni non mi ero mai seduto in platea. Amadeus e Fiorello sono stati davvero carinissimi, così come gli artisti (Sandrelli, Vasco e Benigni) che mi hanno voluto salutare con quel video messaggio. È stato difficile trattenere le emozioni”. Infine parlando di tutti i suoi Festival di Sanremo, il giornalista ha ricordato i suoi tre momenti del cuore: “nel 1981, la mia prima volta qui. Vince Alice con “Per Elisa”, chiedo un commento a Gianni Ravera e lui mi risponde: “Sa quando una canzone è bella e vincente? Quando è liberatoria come una pisciata”. La seconda è legata a un ricordo di Adriano Celentano che canta “Il ragazzo della via Gluk”. Canzone straordinaria, di una attualità incredibile. La terza quando in Canada sentì Jose Feliciano cantare “Che sarà”. Ho capito quanto poteva essere protagonista il nostro Paese”.