Il giornalista e scrittore Vincenzo Mollica, ospite di Marco Carrara a Timeline, ha parlato della sua carriera, caratterizzata da diversi incontri: da Andrea Camilleri a Francesco Guccini, fino a Federico Fellini. “Proprio il regista diceva ‘è la curiosità che mi fa svegliare la mattina’. È una cosa sacrosanta. La voglia di raccontare nasce sempre dalla curiosità. Poi bisogna andare in giro, cercare le storie, cercare i personaggi da raccontare, perché quelli sono importantissimi. In questi 40 anni ho cercato di trovare un modo particolare per incontrare le persone”, ha spiegato.



Una missione che ha portato avanti nonostante i problemi di salute. All’inizio del 2019 ha infatti rivelato di essere diventato quasi cieco a causa di alcune patologie degenerative della vista che avevano iniziato a manifestarsi durante l’infanzia. Inoltre, soffre del morbo di Parkinson e di diabete. “Se per un attimo potessi ritornare ad avere la vista, vorrei vedere mia moglie e mia figlia”, ha ammesso.



Il rapporto di Vincenzo Mollica con la figlia Caterina

A fare una sorpresa a Vincenzo Mollica a Timeline è stata proprio la figlia Caterina, che lavora nel mondo del cinema. “Ho avuto al mio fianco un maestro di vita importante perché mi ha insegnato tante cose, soprattutto l’umiltà e che il lavoro e l’arte sono la stessa cosa. È molto bello che questo insegnamento sia diventato per me anche il lavoro che sto facendo adesso, è un’emozione unica”, ha affermato. 

Il papà a tal proposito ha raccontato anche un aneddoto. “Caterina da bambina stava simpatica a Federico Fellini. Quando andavamo a ristorante insieme, perché lei non voleva mangiare, mia moglie Rosa Maria per distrarla portava dei libri di favole da leggerle. Una volta Fellini se la mise sulle gambe, prese dei tovaglioli e iniziò a disegnare quello che veniva raccontato. Era come se avesse un cartone animato che si realizzava sotto ai suoi occhi”. È proprio da lì che è nata la sua passione per il cinema.