Vincenzo Spadafora fa autocritica. Ospite de L’aria che tira, l’ex ministro dello Sport ha fatto il punto sul percorso di trasformazione del Movimento 5 Stelle: «Il cambiamento è stato indotto dalla realtà dei fatti, nel 2018 avevamo sottovalutato quanto potesse essere complesso governare, ce ne eravamo già accorti con Roma e Torino. L’errore che abbiamo fatto è stato quello di aver paura di ammettere che stavamo affrontando e cercando di risolvere le contraddizioni interne. Questo processo è stato molto lento, abbiamo rinnegato una serie di cose, ma avremmo potuto spiegare e aiutare i nostri elettori a capire».
Dopo una battuta sul corso del Movimento prima delle politiche del 2018 – «Il M5s aveva una forza elettorale e popolare che non era ricompensata da un’organizzazione e da una classe dirigente» – Vincenzo Spadafora si è soffermato sulla leadership di Conte: «Io penso che Conte stia avendo le necessarie difficoltà, anche perché lui è quello che conosceva meno il M5s rispetto agli altri. Secondo me ha governato bene, ma deve capire bene come organizzare bene il progetto del M5s».
VINCENZO SPADAFORA TRA CONTE E GRILLO
«Dobbiamo riuscire a dare un’idea di partito, dobbiamo costruire un progetto. Cosa ci distingue dal Pd?», ha proseguito Vincenzo Spadafora, per poi soffermarsi sull’influenza del sistema politico sul M5s: «Abbiamo accettato alcune regole del sistema senza le quali non si può governare, ma questo non significa farsi gestire dal sistema o rimanerne affascinato o succube. In tre anni di governo abbiamo realizzato alcune delle cose per cui ci eravamo candidato. Il nostro errore è stata l’elevata aspettativa creata nell’opinione pubblica». Vincenzo Spadafora ha anche brevemente commentato il ruolo di Beppe Grillo nel Movimento di oggi: «Io credo che Grillo non ambisca a essere leader del Movimento 5 Stelle. Lui è stato presente nei momenti fondamentali e ha dettato la linea. Ora ci sta provando Conte con oggettive difficoltà, credo che dobbiamo arrivare al dunque».