Il Siviglia è il club vincitore dell’Europa League 2020. Il sogno dell’Inter si spegne al minuto 75 quando Romelu Lukaku mette alle spalle del suo portiere Samir Handanovic una splendida rovesciata di Diego Carlos. Sicuramente è una notte da dimenticare in fretta per l’attaccante belga che sul 2-2 era andato in fuga da solo davanti al portiere avversario, prendendolo in pieno. La squadra nerazzurra ha meritato di uscire con la sconfitta da Colonia perché ha dimostrato di non essere all’altezza del suo avversario nei momenti decisivi, colpa anche della mancanza di esperienza di alcuni elementi. Antonio Conte ha dimostrato ancora una volta di essere integralista del 3-5-2 arrivando a cambiarlo solo ed esclusivamente al minuto 85 quando era ormai troppo tardi. Dal canto suo il Siviglia continua con i record in questa competizione, vincendola per la sesta volta come nessuno aveva mai fatto. (agg. di Matteo Fantozzi)
AUTOGOL DI LUKAKU
Il Siviglia sarà il vincitore dell’Europa League 2020? Difficile dirlo in una partita così, di certo però andare avanti sull’Inter per 3-2 al minuto 75 non può che essere un indizio. Il gol però ha dell’incredibile e punisce un calciatore che non se lo meritava. Romelu Lukaku infatti, autore di un’altra ottima partita, ha deviato il pallone nella sua porta dopo una splendida rovesciata di Diego Carlos al centro dell’area di rigore che però sarebbe andata fuori. La gara potrebbe dunque essere decisa da un episodio come spesso capita nel calcio. Antonio Conte però intanto prepara le contromosse con Eriksen, Moses e Sanchez pronti a entrare in campo per dare una svolta a un match che ora si è messo davvero molto male anche e soprattutto psicologicamente. Dall’altra parte sono entrati Munir e Vazquez per Ocampos. (agg. di Matteo Fantozzi)
MIRACOLO DI HANDANOVIC
Samir Handanovic salva l’Inter e la tiene a galla come possibile vincitrice dell’Europa League. Proprio sul gong prima dell’intervallo ancora una volta Banega mette una palla tesa dentro su punizione e ancora una volta la palla arriva dalle parti del portiere sloveno, che con buon intuito la toglie dalla traversa. È stato un primo tempo molto intenso e con quattro gol, al momento dunque rimane difficile comprendere cosa accadrà nel secondo tempo quando sarà importante vedere anche come verranno gestiti i cambi da Conte e Lopetegui. Di certo la partita sta divertendo anche se rischia di incattivirsi e viene da stupirsi a guardare come l’arbitro abbia tirato fuori solo due cartellini rispettivamente a Niccolò Barella e Ever Banega. Siamo a metà ma la finale della seconda competizione europea è ancora molto lunga e tutta da giocare. (agg. di Matteo Fantozzi)
2-2, ANCORA DE JONG POI GODIN
Quanto equilibrio e quanti dubbi su chi sarà il vincitore dell’Europa League 2020. Dopo un inizio di grande emozione arrivano altri due gol per parte. Prima il Siviglia la ribalta e l’Inter va sotto con De Jong che di testa è abile ad anticipare Gagliardini con Handanovic che non si può definire totalmente incolpevole. Subito dopo è arrivato il pari dei ragazzi di Antonio Conte. Su una punizione calciata dentro da Marcelo Brozovic è arrivato uno splendido colpo di testa di Diego Godin in una gara che ha un futuro quanto più incerto con due squadre che stanno correndo moltissimo e che ci hanno già regalato quattro gol. La sensazione è però che non sia ovviamente finita qui, ma che ci saranno ancora tante emozioni con le due compagini che hanno maggior voglia di segnare che paura di prendere gol. (agg. di Matteo Fantozzi)
PARI DI DE JONG
Sicuramente Siviglia Inter non sta annoiando il pubblico, collegato da casa per motivi noti, visto che è arrivato l’1-1 al tredicesimo minuto. Diventa dunque difficile capire chi sarà il vincitore dell’Europa League 2020. Gli spagnoli sono stati bravi a proiettarsi in area di rigore avversaria cercando subito il pari. Jesus Navas ha messo dentro dalla destra una palla straordinaria con il solito De Jong che ha colpito tuffandosi di testa e anticipando Godin. Peccato per Handanovic che aveva toccato il pallone senza però riuscire a respingerlo fuori. Dopo la rete pare che la squadra di Antonio Conte si sia un po’ spaventata, tanto che il Siviglia ha sfiorato il raddoppio con un tiro da fuori dove è stato bravo Samir Handanovic. La gara è ancora lunghissima, staremo a vedere chi avrà più forza per alzare al cielo la coppa. (agg. di Matteo Fantozzi)
INTER AVANTI CON LUKAKU
Chi sarà il vincitore dell’Europa League 2020? L’inizio di Siviglia Inter è stato abbastanza eloquente e ha dato un segnale perché dopo appena quattro minuti la squadra di Antonio Conte è passata in vantaggio. Il centravanti belga Romelu Lukaku è stato protagonista di una grande azione, regalando ai suoi un calcio di rigore. Dopo aver rischiato di andare sotto sugli sviluppi di una rimessa laterale lunga i nerazzurri sono ripartiti, affidando palla a Lukaku che tagliando la strada a un difensore avversario si è guadagnato un calcio di rigore. Il primo a diventare una furia è stato Antonio Conte che avrebbe voluto il cartellino rosso rispetto al giallo tirato fuori. L’ex Manchester United si presenta dal dischetto e non sbaglia anche se il portiere avversario azzecca l’angolo e sfiora la palla che entra in porta. Chissà che dopo 20 anni di assenza negli albi d’oro d’Europa non sia l’Inter nuovamente a scrivere il suo nome. (agg. di Matteo Fantozzi)
SI PARTE
Finalmente siamo pronti a scoprire chi tra Siviglia e Inter sarà il vincitore di Europa League 2020. Nel parlare dell’albo d’oro abbiamo affrontato vari temi, ma adesso vogliamo andare a scoprire chi si è idealmente aggiudicato la palma per il maggior numero di Coppe Uefa in bacheca: ovvero, chi era in testa all’albo d’oro nel 2009, quando la competizione ha cambiato nome e formula? La risposta è tripla: Inter e Juventus avevano portato a casa tre trofei a testa, condividendo il primato con il Liverpool che, tra le due, era quella ad aver festeggiato più recentemente (nel 2001). Ora i nerazzurri potrebbero diventare una delle poche squadre ad aver vinto sia la vecchia Coppa Uefa che la nuova Europa League: a riuscirci sono state soltanto in due, ovvero il pluricitato Siviglia e il Porto che, prima della vittoria nel 2011, aveva festeggiato nel 2003 con José Mourinho in panchina, facendo poi il bis 12 mesi più tardi con la Champions League. Ora però è davvero arrivato il momento di metterci comodi e scoprire quello che ci dirà il campo: speriamo che il vincitore di Europa League 2020 sia ovviamente l’Inter, ma dovrà parlare il Rhein Energie Stadion di Colonia dove la finale sta per cominciare! (agg. di Claudio Franceschini)
LE FINALI UNICHE DELLA MANIFESTAZIONE
Stiamo per conoscere il vincitore di Europa League 2020 e intanto, volendo dare uno sguardo all’albo d’oro, possiamo parlare delle finali uniche che si sono tenute nel torneo: avevamo già accennato al fatto che la prima era stata quella del Parco dei Principi, con successo netto dell’Inter sulla Lazio. Da quando la Coppa Uefa/ Europa League ha il suo ultimo atto in una gara secca, il Siviglia si è dimostrato implacabile: gli andalusi hanno portato a casa cinque trofei giocando altrettante finali, un dato che mette paura all’Inter ma, da un altro punto di vista – quello della cabala – potrebbe essere invece il trampolino per il trionfo nerazzurro. L’Atletico Madrid ha invece dimostrato di essere maestro nella nuova formula, imponendosi per due volte; se gli anni Novanta erano stati il terreno di caccia e dominio dell’Italia, signora incontrastata delle finali in andata e ritorno, la comparsa dell’Alavés nel 2001 ha aperto un’epoca in cui la Spagna l’ha fatta da padrona. Da quel momento in avanti le finali sono state 19: il calcio iberico ha festeggiato 9 volte c’è anche il titolo del Valencia nel 2004, con Rafa Benitez in panchina) ma ha anche portato tre squadre a giocare e perdere la finale. Oltre all’Alavés bisogna infatti citare Espanyol e Athletic Bilbao, entrambe uscite sconfitte in un derby. (agg. di Claudio Franceschini)
IL DECENNIO ITALIANO
Come abbiamo visto nel presentare il vincitore di Europa League 2020 – che conosceremo tra poco – l’albo d’oro di questa manifestazione ha avuto un decennio assolutamente dominato dall’Italia: parliamo ancora della vecchia Coppa Uefa, ma la federazione ha sempre tenuto unite le due competizioni perché l’attuale Europa League è la diretta emanazione della sua antenata. Il 2 e 16 maggio 1990 Juventus e Fiorentina si sono incrociate nell’ultimo atto, con vittoria bianconera (il ritorno in casa viola era stato disputato sul neutro di Avellino) ma già prima era stato il turno del Napoli che aveva battuto lo Stoccarda: da quel momento, e fino al 1999 con il successo del Parma sull’Olympique Marsiglia – ultimo trionfo italiano, speriamo fino a questa sera – l’Italia è arrivata in finale di Coppa Uefa per ogni edizione con la sola eccezione del 1996 (Bayern Monaco vincente sul Bordeaux) e per un totale di 14 volte. I derby sono stati quattro, come già accennato; quattro finali per l’Inter (con 3 vittorie), tre per la Juventus che ha festeggiato in due occasioni, doppio successo del Parma in altrettante apparizioni, poi anche le presenze di Fiorentina, Roma, Lazio e Torino che sono state tutte sconfitte, beffardo il ko dei granata contro l’Ajax perché arrivato con due pareggi e la formula dei gol in trasferta. (agg. di Claudio Franceschini)
VINCITORE EUROPA LEAGUE: IL RECORD DEL SIVIGLIA
Siviglia Inter aggiungerà un altro nome all’albo d’oro di Europa League, e l’occasione è ghiotta: per la prima volta nella storia della competizione, che è nata nel 2009 in sostituzione della Coppa Uefa – già rivoluzionata nella sua formula, dopo la sparizione della Coppa delle Coppe – potremmo avere una rappresentante italiana a sollevare il trofeo. Non è mai successo, ma del resto non c’era mai stata una finale prima d’ora: l’ultima è quella del Parma, nel 1999, vinta contro l’Olympique Marsiglia. Il Siviglia invece è proprio la squadra che domina l’albo d’oro, con 5 successi: gli andalusi hanno anche il record di finali disputate e il 100% di vittorie nelle finali disputate. Ad ogni modo, quando si parla di Europa League bisogna sempre fare una distinzione utile: l’albo d’oro della nuova competizione inizia nel 2010 ed è comunque il Siviglia a comandare (3 vittorie) insieme all’Atletico Madrid, con il calcio spagnolo che dunque ha dominato il torneo. Due sono i titoli del Chelsea che è anche campione uscente, mentre il Porto e il Manchester United completano il quadro.
VINCITORE EUROPA LEAGUE: ALBO D’ORO
In attesa del vincitore di Europa League 2020, se guardiamo anche la Coppa Uefa, l’ideale albo d’oro di Europa League si apre nel 1971: derby inglese e successo del Tottenham sul Wolverhampton. All’epoca si giocava ancora una finale in andata e ritorno, così è stato fino al 1997: la prima gara unica ha visto l’Inter prevalere sulla Lazio e, a tale proposito, tra il 1989 e il 1999 l’Italia ha raggiunto sempre la finale con almeno una squadra – unica eccezione il 1996 – e ha disputato la bellezza di 4 derby. Nonostante questo, la Spagna rimane in testa con 11 trofei; 9 quelli di casa nostra, gli stessi che ha portato a casa la formazione inglese. Possiamo poi fare un’altra analisi, e dire che le italiane ad aver vinto l’Europa League (o Coppa Uefa) sono state quattro (Inter, Juventus, Parma e Napoli) e in questo senso il primato per aver portato più club al successo spetta agli inglesi (Liverpool, Chelsea, Tottenham, Ipswich Town e Manchester United) e alla Germania, che ha festeggiato sei trofei con cinque squadre diverse e cioè Borussia Monchengladbach, Bayer Leverkusen, Bayern Monaco, Eintracht e Schalke 04.