Carlo Ancelotti ha denunciato un problema di razzismo nella Liga, il campionato di calcio spagnolo, equivalente della nostra Serie A. Il Real Madrid, dopo la bruciante eliminazione contro il Manchester City in Champions League, ha perso anche nella Liga, cadendo contro il Valencia in trasferta per uno a zero. Al Mestalla, i tifosi presenti, hanno rovinato questo importante successo (i Pipistrelli sono in zona retrocessione), con alcuni cori razzisti e beceri nei confronti di Vinicius, stella del Real Madrid.
L’attaccante delle Merengues è stato subissato di cori vergognosi fino al momento della sua espulsione che si è verificata in occasione del maxi recupero finale da 10 minuti, dopo un colpo nei confronti di Hugo Duro. Il match era già stato fermato dall’attaccante brasiliano per 10 minuti dopo un pesante insulto dalla tribuna: il tifoso era stato individuato e quindi allontanato dalla stadio. A quel punto l’arbitro De Burgos e Carlo Ancelotti, erano intervenuti per cercare di calmare Vinicius, alterato dall’episodio, e che sembrava non intenzionato più a giocare la partita.
VINICIUS, CORI RAZZISTI IN VALENCIA-REAL: LE PAROLE DI ANCELOTTI
Nel post gara lo stesso tecnico di Reggiolo si è sfogato con i media dicendo: «Non voglio parlare di calcio, voglio parlare di quello che è successo, penso sia più importante della nostra sconfitta, non trovate? Sono molto calmo, ma quello che è successo oggi non dovrebbe succedere. Che uno stadio gridi «scimmia» a un giocatore e che un allenatore pensi di toglierlo per quello. C’è qualcosa che non va in questo campionato. Vinicius non voleva continuare, ma gli ho detto che non mi sembrava giusto perché non era colpa sua, non era lui il colpevole. Detto questo, abbiamo un problema, cioè non ce l’ho io, ma ce l’ha la Liga. È stato lo stadio intero, non solo una persona, come in altre occasioni. In questi casi si deve fermare la partita e lo avrei detto anche se avessimo vinto 3-0».
Quindi Ancelotti ha aggiunto e concluso: «All’arbitro ho detto che doveva fermare il gioco, ma lui mi ha risposto di aver seguito il protocollo. Non sono un giudice, ma la situazione va valutata con attenzione, è abbastanza grave». Concetto ribadito anche nella successiva conferenza stampa: «Rischiare di togliere un giocatore per razzismo non mi era mai capitato. È inaccettabile. Il campionato spagnolo ha un problema, che non è Vinicius. Lui è una vittima. Non sono la persona più adatta per pensare a cosa fare, ma non puoi giocare a calcio così».