È polemica su Antonella Viola dopo che la virologa ha pubblicamente sostenuto, in una intervista al Corriere del Veneto, che “il vino fa male” e approva la scelta dell’Irlanda di utilizzare delle etichette che avvertano in merito ai rischi. La comunità scientifica, tuttavia, è spaccata in merito alla questione. Alcuni colleghi come Matteo Bassetti, Fabrizio Pregliasco e Maria Rita Gismondo, come riportato dal Corriere della Sera, non sono infatti della medesima idea.
Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive all’Ospedale San Martino di Genova, ha pubblicato a tal proposito sui social network una fotografia con un bicchiere di vino rosso. “Credo che sia giusto dire alle persone che non bisogna esagerare, che il vino può far male quando si usano delle grandi quantità. Non lo è altrettanto dire, in un Paese come il nostro che ha la cultura del vino, che rimpicciolisce il cervello o che è cancerogeno”, ha sottolineato. “Bere con moderazione non dovrebbe causare problemi. Ci sono numerosi studi scientifici che dimostrano che in alcuni setting piccole quantità di vino non solo non fanno male, ma possono addirittura dare benefici”.
Vino fa male, polemica su Viola: le opinioni degli altri esperti
Anche Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano, ha voluto replicare alla affermazione di Antonella Viola secondo cui “il vino fa male”, esprimendo un pensiero simile a quello di Matteo Bassetti. “Il vino sicuramente rappresenta un rischio per la salute nel momento in cui lo si consuma in modo non congruo. Una demonizzazione totale come sempre non ha senso. È necessario praticare il buonsenso. Il resveratrolo presente nel vino rosso, ad esempio, ha un’azione positiva e immunostimolante. Quindi serve ragionevolezza”, ha sostenuto.
È entrata a gamba tesa sulla collega, invece, Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano. “Ogni eccesso è assolutamente criticabile, che si tratti di bevande o di altre sostanze. Mi permetto di dire, però, che dovremmo lasciare questi commenti agli esperti di quel settore”, ha affermato. Un parere che gli enologi hanno apprezzato, sottolineando che ci sono degli studi appositi sulla quantità di vino che è lecito nonché “intelligente” bere.