Secondo un articolo pubblicato sul quotidiano Il Tempo, dietro al consumo moderato del vino rosso ci sono alcuni studi che dimostrerebbero gli importanti benefici che ottiene sulla salute umana. Pubblicati dalle più importanti riviste scientifiche di settore, gli studi sarebbero quasi tutti concordi nell’affermare che il problema maggiore dal consumo, derivi dall’abuso, a differenza per esempio delle sigarette, che anche in minima quantità giornaliera ottengono effetti marcatamente avversi per la salute. Tutto questo, inoltre, in controtendenza con le normative europee che vorrebbero una riduzione massiccia del consumo di vino rosso, anche attraverso etichette posizionate sulle bottiglie come per i pacchetti di sigarette.
Gli studi sul vino rosso
Gli studi che avrebbero concluso gli effetti benefici del vino rosso per la salute umana sarebbero, secondo Il Tempo, migliaia, ma ne sono stati presi in esempio solamente tre, più significativi anche in virtù delle riviste che li hanno pubblicati. Il primo, infatti, arriva dal British Medical Journal, e risale al 1995, quando alcuni studiosi presero in esame 6mila uomini e 7mila donne, rilevando come un uso moderato di vino diminuiva la mortalità per tutte le cause, ma specialmente per la malattie cardiovascolari e cerebrovascolari.
Il secondo studio citato da Il Tempo sugli effetti benefici del vino rosso è stato condotto dallo stesso team del primo, ma pubblicato su Circulation. In questo, fatto nel 2005, si attesta che l’assunziona moderata di alcool (3/4 giorni a settimana) riduceva il rischio di infarto del miocardio grazie alla maggiore quantità di colesterolo HDL nel sangue, la cui funzione è quella di proteggere le arterie. L’ultimo studio, invece, risale al luglio 2022 ed è stato pubblicato sulla rivista Lancet (tra le più prestigiose al mondo), ed attesta che il consumo di vino rosso in relazione al rischio di sviluppare malattie cardiovascolari procede con una curva a J. Questo significa che ad un consumo moderato è associato un rischio minimo, se non pari a 0, che aumenta esponenzialmente con l’aumentare del consumo giornaliero. In complessivo, una revisione della letteratura su questo tema, citata sempre da Il Tempo, ha concluso che il consumo di vino rosso è associato ad un minore rischio di incorrere in problemi coronarici, attestando anche un generalizzato impatto favorevole sulla mortalità per tutte le cause.