«Il sistema immunitario ha memoria, altrimenti ci ammaleremmo di continuo. Ed è su questo che funzionano i vaccini». L’immunologa Antonella Viola ne ha parlato ieri a Piazzapulita per fare il punto sulla pandemia Covid. «Speriamo che il sistema immunitario sia in grado di ricordare a lungo il virus. È un aggiornamento continuo, non possiamo sapere ora se la memoria immunologica durerà anni. Io penso che comunque una forma di memoria resta, per cui anche se ci dovessimo poi ammalare non sarà come ora», ha spiegato a proposito dei vaccini e della durata della protezione. Ma nel corso dell’intervista ha anche sconsigliato i test sierologici per valutare il titolo anticorpale: «Lo sconsiglio categoricamente, fatta eccezione per persone che hanno compromissioni nel sistema immunitario. È normale che il titolo di anticorpi cambi da persona a persona o cala progressivamente». A proposito invece del richiamo Pfizer a 42 giorni: «Non è un azzardo, ma rischiamo di avere più persone con un’immunità parziale, quindi rischiamo di far continuare a circolare il virus e così le varianti». Invece su AstraZeneca: «Non ho mai pensato che sia un vaccino di serie B, ma che non vada utilizzato nelle donne giovani. Richiamo? Questo vaccino era nato come monodose, è molto probabile che una dose dia comunque una buona protezione a lungo termine».



L’immunologa Antonella Viola si è anche scagliata contro l’uso smodato di integratori: «Non c’è nessuna evidenza che la lattoferrina funzioni, non bisogna prendere integratori a meno che non ci sia una carenza documentata dalle analisi del sangue. Bisogna avere uno stile di vita sano». Sul caso Reithera: «Chi ha sbagliato? Chi ha investito in questa direzione. Era evidente che era tardi, avendo già dei vaccini efficaci. Sarebbe stato meglio fare accordi per la produzione di vaccini già approvati. Ha sbagliato chi ha finanziato quel progetto». Poi ha volto lo sguardo al futuro: «I coronavirus sono un problema, abbiamo avuto Sars, Mers e ora Covid-19. È possibile che possa arrivarne un altro e la Sars-CoV-2 non ci proteggerà da un eventuale nuovo virus. Avremo altri virus che ci creeranno problemi, ma abbiamo un’emergenza sicura che è la resistenza dei batteri agli antibiotici. Se non interveniamo subito, la morte per infezioni da batteri resistenti agli antibiotici nel 2050 sarà la prima causa. Abbiamo sbagliato ad utilizzarli molto negli ambienti, più che per noi». L’altra battaglia è quella contro il cancro. «L’immunoterapia dei tumori è uno dei grandissimi successi degli ultimi anni, ma il vaccino a mRNA, che nasce dalla ricerca contro il cancro, è un’arma potentissima contro i tumori. Questa nuova tecnologia sarà rivoluzionaria e ci servirà anche contro tumori», ha concluso l’immunologa. (agg. di Silvana Palazzo)



VIOLA “ASTRAZENECA? NO A DONNE GIOVANI”

L’immunologa dell’università di Padova, Antonella Viola, ospite quest’oggi negli studi di Oggi è un altro giorno: “Di discutere del coprifuoco sono stufa, ma dobbiamo dare dei messaggi chiari e positivi, la campagna di vaccinazione sta procedendo bene. Abbiamo fatto errori in precedenza perchè non abbiamo vaccinato per fasce d’età poi abbiamo capito… Perchè si apre i vaccini ai 40enni? Le prime dose dei 60enni le hanno fatte quindi dobbiamo aspettare le altre dosi per il richiamo. Noi comunque dobbiamo guardare le dosi utilizzate, il 90%, questo è importante: quello che conta è che le dosi che abbiamo le utilizziamo”. Su AstraZeneca Antonella Viola consiglia: “Nelle donne giovani non le consiglierei in questo momento, sotto i 50 anni no, per gli uomini è diverso, perchè ci dicono che i casi di trombosi non si sono verificati. Chi comunque ha fatto AstraZeneca prima dose cosa deve fare per la seconda dose? Una domanda difficile perchè ci sono casi di trombosi anche nelle seconde dosi. Francia e Germania hanno deciso di fare un richiamo con un altro vaccino Mrna, mentre da noi si è scelto con una seconda dose di AstraZeneca e sta sollevando molti problemi, a me scrivono ogni giorno centinaia di donne che hanno paura”.

VIOLA “NE USCIREMO DA GIUGNO”

Serena Bortone chiede quindi quando ne verremo fuori, e la Viola ha replicato: “Dovremo arrivare a giugno poi ne saremo fuori. Avremo da un lato la bella stagione poi avremo tanti vaccinati, e a settembre e ottobre saremo tutti vaccinati”. Intanto negli Stati Uniti hanno deciso di togliere mascherine e distanziamento sociale per chi è vaccinato: “E’ ovvio – replica l’immunologa – con il 95% di gravità in meno è ovvio. Io con i miei compagni medici vaccinati ci abbracciamo e ci baciamo, assolutamente, siamo vaccinati, noi ci crediamo nei vaccini”. Alla fine qualche consiglio per prevenire malattie, covid compreso: “Dobbiamo adottare stile di vita sostenibile per il pianeta e il consumo di carne non lo è, dobbiamo evitare cibo spazzatura, come ad esempio le bibite zuccherate”.