Chi è vaccinato può essere contagioso? A questa domanda annosa ha cercato di rispondere la nota immunologa e professoressa dell’università di Padova, Antonella Viola. Attraverso le colonne del quotidiano La Stampa, ha scritto: “La vaccinazione di massa che è avvenuta in Israele e Regno Unito ci permette di rispondere a questa domanda basandoci sui grandi numeri. I dati ottenuti in questi Paesi ci consentono di affermare che, a livello di popolazione, tutti i vaccini che abbiamo a disposizione riducono in maniera sostanziale mortalità, ricoveri e anche infezioni”.



Antonella Viola ha quindi sottolineato come le vaccinazioni, sempre riferendosi a Israele e Regno Unito, abbiano ridotto la circolazione del virus interrompendo la catena dei contagi: “Studi effettuati sulle popolazioni vaccinate – ha proseguito – dimostrano che i vaccini (almeno quelli a mRNA) bloccano efficacemente l’infezione asintomatica, confermando quanto avevamo già visto nei modelli animali”. La conclusione è che chi è stato vaccinato “non è da considerarsi ‘contagioso’”.



VIOLA: “VACCINI COVID? NEGLI USA HANNO CAMBIATO I PROTOCOLLI”

Ovviamente non vi è la certezza assoluta, nel senso che “nessun vaccino è efficace al 100% e rare eccezioni alla regola sono possibili”, ma i dati emersi sono solidi e bisogna basarsi su questi numeri “per ridare fiducia ai cittadini e far ripartire il Paese”. Proprio a riguardo i CDC, i center for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti, hanno aggiornato i protocolli riguardanti le persone vaccinate: “Negli Stati Uniti, chi ha completato il ciclo di vaccinazioni può essere esentato da tamponi e quarantena in caso di contatti con positivi – ha spiegato la Viola a riguardo – a Bruxelles si sta lavorando su un passaporto vaccinale che consenta di muoversi liberamente tra gli Stati europei. E’ quindi necessario, anche da noi, rivedere le linee guida sulla base dei dati scientifici che si stanno accumulando e iniziare a programmare la ripartenza del Paese”. Secondo la professoressa dell’ateneo padovano è necessario rivedere il sistema anche in Italia “perché è assurdo far passare il messaggio che la vaccinazione non serva a nulla, neppure a evitare l’isolamento in caso di contatto con un positivo”. Un rilancio anche e soprattutto in ottica economia: “Valutare la possibilità di rilanciare quelle attività che più di tutte hanno sofferto per le chiusure prolungate, a partire dalle palestre, dove i vaccinati potrebbero ricominciare ad allenarsi, o dai musei, cinema e teatri”.

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