Viola Balzaretti è stata uccisa a soli 15 anni da un colpo di fucile accidentale. Il drammatico incidente è avvenuto ieri a San Felice del Benaco, in provincia di Brescia. Inizialmente si era ritenuto che a far partire lo sparo fosse stato il padre, il quale era stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo come da protocollo. Nel corso dell’interrogatorio, tuttavia, come riporta ANSA, è emerso che a premere il grilletto sia stato il fratellino di due anni più piccolo.
Il padre Roberto Balzaretti, medico legale che in passato è stato anche assessore comunale, aveva in mano il fucile (che adesso è stato posto sotto sequestro) e lo stava mostrando alla famiglia, in presenza della moglie e dei due figli. È un appassionato di caccia e l’arma veniva utilizzata per questo scopo. In base a quanto emerso dall’interrogatorio portato avanti nella notte dal pubblico ministero di Brescia, Carlo Milanesi, pare che il tredicenne abbia preso in mano il fucile e abbia premuto il grilletto mentre era puntato dritto al petto della sorella. Viola è morta sul colpo. Inutili i soccorsi del personale sanitario giunto prontamente sul luogo della tragedia.
Viola uccisa a 15 anni da colpo di fucile accidentale: tragedia a Brescia
Viola Balzaretti è stata uccisa a soli 15 anni da un colpo di fucile accidentale. Gli inquirenti, fin dai primi istanti successivi alla morte della adolescente, non hanno avuto dubbi in merito al fatto che si fosse trattato di un tragico incidente. La verità su chi ha sparato, tuttavia, come riporta ANSA, è emersa soltanto con il trascorrere delle ore, a seguito dell’interrogatorio del padre Roberto.
La comunità di San Felice del Benaco, comune nei pressi del Lago di Garda, in provincia di Brescia, è sotto choc per quanto accaduto. Tutti conoscevano la famiglia composta dall’ex assessore, dalla moglie e dai due figli. Ieri sera alcuni amici della vittima si sono radunati davanti all’abitazione. “Era una brava ragazza”, hanno detto in lacrime.