Luciano Violante ospite a Stasera Italia su Rete 4 ha parlato del caos M5s con lo scontro aperto tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo: “Conte vuole che Grillo faccia il presidente della Repubblica dei 5 Stelle? Direi che in questo Paese qualcosa i presidenti della Repubblica hanno fatto“, ha sentenziato l’ex presidente della Camera, lasciando intendere come nelle idee di Conte il Garante dovrebbe avere un ruolo ben più limitato, di mera rappresentanza. Violante ha spiegato: “Io distinguerei i casi in cui i leader hanno fatto un partito, è il caso di Grillo, e i casi in cui un partito fa il leader, e potrebbe essere il caso di Conte. Credo che la convivenza, la spartizione di potere nel partito sia impossibile, non è funzionale. La governance dev’essere di uno. A questo punto decideranno gli iscritti del MoVimento che cosa fare, mi sembra che questa sia la cosa più naturale e più logica. E poi sentiremo quale sarà la reazione di Grillo. Devo dire che a me quella di Conte è sembrata una posizione molto chiara, ha dato anche una soluzione a Grillo: cioè ‘fai il padre nobile ma non ti immischiare nella gestione del partito’. Credo che sia una cosa ragionevole, sentiremo cosa dirà Grillo“.
LUCIANO VIOLANTE, LA STOCCATA AL GOVERNATORE DE LUCA
Nella puntata di Stasera Italia, si è parlato anche del governo della pandemia, con il professor Violante che ha spiegato: “Siamo di fronte ad un fenomeno non conosciuto, che si evolve con una certa rapidità, e quindi evidentemente si misurano le risposte a seconda delle evidenze di quel che emerge. Stiamo dietro, siamo prudenti, teniamo conto che si tratta di questioni non note: la scienza è fatta di discussione, dibattito, non di dettati canonici. Scoprendo si discutono i fattori sulla base su cui si decide. Governare questi processi è difficile, bisogna seguire le trasformazioni“. Poi una stoccata al governatore De Luca: “Mascherine all’aperto solo in Campania? Mi sembra ridicolo definire la propria posizione sulla base dell’antagonismo puro e semplice rispetto al governo. Bisogna pensare a ciò che serve ai cittadini, non a ciò che serve a distinguersi”.