Luciano Violante, ospite a Stasera Italia, ha dato un parere favorevole in merito al Green Pass: “Un punto di equilibrio”, così lo ha definito. Il presidente emerito della Camera dei Deputati ritiene che esso sia una tutela per coloro che hanno aderito alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19, ma che allo stesso tempo dia modo a coloro che non lo hanno fatto di condurre una vita normale, attraverso l’effettuazione del tampone. “C’è un problema di tutela della salute pubblica. Non possiamo esercitare i nostri diritti e danneggiare la vita degli altri”, ha sottolineato.
La Lega, tuttavia, nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri, si è opposta all’estensione dell’obbligatorietà del Green Pass per i lavoratori. “Il Parlamentare non è al di sopra delle leggi, non è accettabile che non abbiano il Green Pass. Se lo hanno tutti i lavoratori, devono averlo anche loro. La Lega andrà alla Corte Costituzionale, però intanto si facciano i tamponi e rimedino il Green Pass”, ha detto. Il certificato verde, infatti, è un vincolo alla salute da rispettare, come tanti altri in vigore in Italia. “Il vincolo del Green Pass rientra nel principio per cui, in una società civile, si evita che le persone facciano del male a se stesse e agli altri. Se l’obbligo vaccinale fosse l’unica soluzione possibile capirei le polemiche, ma non è così. L’operaio decide se fare il tampone o il vaccino. Non possiamo essere un veicolo di infezione per altri. Bisogna garantire mezzi che evitino ciò, pur non essendo questi eccellenti. Magari prossimamente ne avremo di migliori. Prima non c’erano neanche i tamponi salivari”, ha ribadito.
Violante: “Green Pass punto di equilibrio”. L’obiettivo è convincere gli indecisi
Luciano Violante ha definito il Green Pass un “punto di equilibrio”. Il presidente emerito della Camera dei Deputati ritiene che esso possa essere utile a convincere una fetta della popolazione, che è ancora dubbiosa, ad aderire alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19. “Il Ministero della Salute probabilmente dovrebbe impegnarsi di più per spiegare e per dimostrare l’infondatezza delle teorie portate avanti dai no-vax”, ha sottolineato.
Gli esperti, infatti, stanno portando avanti da mesi una campagna contro la disinformazione. Non è semplice, tuttavia, sradicare determinate convinzioni. “È difficile stare dietro alle menzogne. Esse hanno una caratteristica fondamentale: piacciono, perché rispondono ad una esigenza. Bisogna avere l’intelligenza di leggere su Internet cose vere, non fake news”, ha concluso.