Il ministro della difesa Guido Crosetto e quello degli esteri, il vice premier Antonio Tajani, hanno puntato nelle scorse ore il dito nei confronti della Brigata Wagner, gruppo di mercenari russi che sta combattendo in Ucraina dall’inizio del conflitto, accusandoli di controllare l’immigrazione, indirizzando i flussi migratori verso l’Italia. Un argomento che è stato trattato anche durante il programma di Rete 4, Stasera Italia, talk show condotto da Barbara Palombelli tutte le sere.
Ospite negli studi, fra gli altri, vi era Luciano Violante, magistrato e politico di spicco italiano, presidente emerito della Camera dei deputati, che come Crosetto e Tajani ha esternato i propri dubbi nei confronti della Brigata Wagner. Parlando in diretta televisiva sul quarto canale ha infatti sottolineato: “I migranti partono dalle zone controllate dalla Wagner. Altrimenti è difficile che chi lo sa consenta questo tipo di migrazioni. Può darsi che questo filo parta direttamente da Mosca, non è che c’è bisogno di grandi invenzioni”.
LUCIANO VIOLANTE E LA BRIGATA WAGNER, IN SERATA LA REPLICA AL GOVERNO ITALIANO DI PRIGOZHIN
Secondo Violante si tratterebbe probabilmente di un’azione volontaria che potrebbe andare a penalizzare un governo nemico della Russia come appunto l’Italia, tenendo conto che il nostro Paese fa parte della Nato: “Se vuoi danneggiare un Paese come l’Italia – ha aggiunto ancora Luciano Violante sul caso della Brigata Wagner – hai uno strumento in mano e lo utilizzi. I migranti basta lasciarli partire: i trafficanti ci sono e non stanno certamente sulle barche, stanno in ville dorate”.
Alle accuse sollevate dal governo italiano nei confronti dei mercenari russi è arrivata nella serata di ieri anche la risposta di Yevgeny Prigozhin, imprenditore russo alleato del presidente Vladimir Putin nonchè fondatore del gruppo Wagner, che attraverso Telegram ha pubblicato un messaggio audio in cui spiega: “Non siamo al corrente di ciò che sta accadendo con la crisi migratoria, non ce ne occupiamo, abbiamo un mucchio di altri problemi da affrontare”, insultando poi il ministro Crosetto definendolo “È solo un co*lione e un ca*zaro”.