Violante Placido, ospite oggi di Domenica In, ha voluto commentare il personaggio che la vedrà presto protagonista nel film tv su Enrico Piaggio – Il sogno italiano, al fianco del collega Alessio Boni: “E’ una donna moderna, molto emancipata, gioca a poker, beve whisky”, dice, ipotizzando quindi di essere anche una donna capace di spaventare gli uomini. Nel corso della sua breve ospitata lampo, sono stati trasmessi diversi momenti tratti dalla pellicola che sarà trasmessa proprio da Rai1 e che vedrà la Placido nei panni di Livia Rivelli. E’ una donna che potrebbe rischiare addirittura di rovinare i sogni di Enrico che però a lei preferirà la moglie Paola. Un personaggio interessante e ben differente da quello che siamo abituati a conoscere in quegli anni dove proprio da Piaggio partì più di una intuizione destinata a cambiare la storia. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Oggi ospite a Domenica In
Violante Placido è Livia Rivelli nella fiction Enrico Piaggio. Un sogno italiano, che oggi presenta a Domenica In. Livia è la dark lady di turno, l’antagonista, la donna rancorosa pronta a rovinare i sogni di gloria di Enrico, che a lei preferirà la moglie Paola. Livia, però, ha anche il compito di portare alta la bandiera della parità, di stravolgere i canoni di un’epoca in cui le donne erano perlopiù relegate in casa. “Livia Rivelli è una donna, per l’epoca, molto emancipata, moderna, è una donna mondana, sa quello che vuole e frequenta spesso ambienti maschili”, racconta l’attrice a Tvzoom. “Gioca a tennis con Francesco Pannofino (ride, ndr), beve whisky, gioca a poker. È anche una donna che tiene molto al suo aspetto esteriore”. Il film è ambientato negli anni 40, dunque nel secondo dopoguerra. Nel cast, nel ruolo di Enrico Piaggio, l’attore Alessio Boni, diretto per l’occasione dal regista Umberto Marino. La prima puntata andrà in onda su Rai 1 martedì in prima serata.
Violante Placido: la sua Livia è una donna “moderna”
Ma chi è Livia, il personaggio interpretato da Violante Placido? Be’, la Rivelli è innanzitutto una donna moderna che viene da una famiglia facoltosa. Con la guerra, però, suo padre perde un patrimonio, investendo nelle azioni della Piaggio. Lei ed Enrico sono amici di vecchia data. Livia ha un debole per lui, ma non è ricambiata. Degna di nota la sua tenacia (a tratti suicida) e – come già accennato – il suo essere un’antesignana. “Mi piace questa sua modernità, questo suo essere avanti nel tempo”, conferma Violante. Quanto alla Vespa, si dice colpita dalla commistione tra idea e ideale: “È bello il sogno di libertà. La Vespa è frutto di un’idea innovativa, diversa, che si è confermata tale perché la Vespa è rimasta unica. Sì, è un motorino, ma è un modello unico”.
Violante Placido e l’esperienza con le due ruote
Enrico Piaggio cercò di immaginare un mezzo di locomozione “unisex”. Al suo ingegnere disse: “Io voglio inventare qualcosa che vada bene per gli uomini e per le donne”. Ciononostante, per esempio, le due ruote non esercitano nessun fascino su Violante Placido: “Quand’ero più ragazzina andavo a cavallo. Il mio mezzo era il cavallo. Motorini, Vespa… sì, ci sono andata ogni tanto, ma non mi sono mai sentita una ragazza di città, pur essendo di Roma. Oggi ogni tanto lo prendo, ma sembro proprio una campagnola. Urlo di qua e di là perché il traffico romano è allucinante”. Un motivo per guardare la fiction? “Si racconta un po’ lo spaccato dell’Italia del dopoguerra, la voglia di rinascita delle persone. Ma c’è da dire che questa guerra, purtroppo, è sempre attuale”.