Dopo diverse settimana dai primi annunci, alla fine è arrivata l’effettiva firma del promesso protocollo tra il ministero dell’Istruzione guidato da Giuseppe Valditara e Gino Cecchettin – padre della Giulia finita agli albori della cronaca a causa del violento femminicidio da parte dell’ex fidanzato Filippo Turetta – per combattere la violenza contro le donne: un documento importante e che si prefissa l’obiettivo di diffondere quel sempre più carente rispetto nei confronti del mondo femminile con una serie di azioni che si concentreranno soprattutto sul mondo accademico; ma con ripercussioni che – inevitabilmente – si estenderanno anche all’ambiente extra scolastico.



Complessivamente il protocollo sulla violenza contro le donne mira a fornire agli studenti le capacità per affrontare correttamente i rapporti – e soprattutto le criticità che potrebbero nascere – con l’altro genere aggiungendo alle già previste ore di educazione civica anche un’ampia parentesi di sensibilizzazione sugli stereotipi, sulle discriminazioni e sulle offese; ricorrendo anche ai cosiddetti ‘peer tutoring’ e ‘peer education’ per rendere protagonisti gli stessi ragazzi con le loro personali storie, mentre si fa riferimento anche dei gruppi di lavoro dedicati alle differenze tra uomo e donna e alle relazioni sentimentali ed umane.



Un’altra parte del protocollo Valditara-Cecchettin – poi – si concentra anche sui docenti che avranno dalla loro parte una nuova serie di linee guida sulla gestione dei conflitti di genere in classe e saranno sottoposti a importanti percorsi formativi che li porteranno ad interfacciarsi con realtà (tra enti, organizzazioni ed oranismi di vario tipo) che quotidianamente si impegnano sul tema della violenza di genere; utili – peraltro – a fornirgli supporto per mettere i campo delle nuove metodologie didattiche che tengano conto di questi importanti argomenti.

Valditara-Cecchettin: “Qui inizia il percorso per abbattere la violenza contro le donna e diffondere la cultura del rispetto”

“Il protocollo – spiega il ministro Valditara dopo la firma – [mira ad] affermare cultura del rispetto nei confronti delle donne” ed è frutto di un ampio e rapidissimo lavoro che non si è fermato neppure durante il periodo natalizio per arrivare ad un punto in cui “femminicidio, violenza [e] discriminazione nei confronti delle donne” non facciano più in nessun caso pare “della nostra cultura e della nostra società”; dicendosi infine grato del supporto dato dal padre di Giulia e dalla sua neonata fondazione e certo “dell’importanza di questa collaborazione”.



Mentre dal conto suo Gino Cecchettin – che non ha rilasciato commenti alla stampa dopo essere uscito dagli uffici ministeriali – ha ringraziato il dicastero per aver rispettato “la promessa di firmare questo protocollo”, definendolo un “passo importante” per arrivare ad un futuro in cui i giovani sappiano cosa sono “la cultura del rispetto e le relazioni sane (..) verso una società più inclusiva”; ma in chiusura ci tiene a precisare che “ci sarà tanto da lavorare [per] ottenere risultati più concreti”.