La violenza di genere affonda le sue radici in una cultura sbagliata, che si basa sul controllo e sulla dipendenza recicproca, che nel maschio si maschera con sopraffazione. Questi modelli sono basati su stereotipi di genere asimmetrici, condivisi anche tra i più giovani, come rivela una recente indagine Istat secondo la quale il 10,2% delle persone tra i 18 e i 74 anni ritiene accettabile che un uomo controlli abitualmente il cellulare o l’attività social della propria compagna o moglie. La percentuale tocca il 16% tra i giovani fino ai 29 anni ed è oltre il 13% nella fascia 30-44 anni. Scende sotto il 10% andando avanti con l’età.
Tra i più giovani è infatti più diffuso l’uso della geolocalizzazione e di vari strumenti informatici di controllo. Questo non sempre si accompagna ad una maggiore consapevolezza della parità e sfocia, spesso, in violenza di genere. Più ridotta è la percentuale di chi ritiene accettabile che in una relazione di coppia “scappi uno schiaffo” ogni tanto: parliamo del 4,3%. Le persone più anziane, tra i 60 e i 74 anni, in questo caso lo ritengono più accettabile rispetto ai più giovani: parliamo di oltre il 5%. I giovani invece ritengono più accettabile che un ragazzo schiaffeggi la fidanzata perché ha flirtato con un altro uomo: parliamo di poco meno il 4%.
Violenza di genere: per il 40% degli uomini la donna può sottrarsi agli abusi
Un numero sconvolgente ritiene che le violenze sessuali siano in parte responsabilità della donna, come spiega La Stampa. Parliamo del 39,3 degli uomini: questi pensano che la donna sia in grado di sottrarsi ad un rapporto sessuale se non lo vuole. Un uomo su cinque ritiene che le donne possano provocare la violenza sessuale con il proprio modo di vestire. Tra le donne, le due opinioni sono meno condivise ma comunque hanno percentuali troppo alte: 29,7% e 14,6%. Il 10% delle donne e l’11% degli uomini attribuisce inoltre alle donne responsabilità in caso di violenza subita in stato di ubriachezza o sotto effetto di stupefacenti.
Le opinioni sono diffuse anche tra gli adolescenti. Secondo un’indagine di Ipsos per Action Aid, per 4 su 5 una donna può sottrarsi ad un rapporto sessuale se non lo vuole. Per 1 su 5 le ragazze possono provocare la violenza con abbigliamento e comportamento provocante. Una cultura sbagliata, dunque, che è sempre più diffusa anche tra i giovanissimi e che non fa altro che accentuare una violenza di genere già troppo spesso presente nei vari contesti della società.