Come ogni lunedì anche oggi si è ripetuto l’appuntamento – ormai tradizionale – con i sondaggi condotti nell’ultima settimana da YouTrend e Quorum (sempre per conto di SkyTg24) che hanno sondato l’opinione degli italiani sulla violenza politica: non manca, però, un riferimento al gradimento politico – ve ne abbiamo parlato in quest’altro articolo -, alla nuova Commissione Europea e a Ursula von der Leyen. Il collegamento (forse ovvio) è il recentissimo attentato che ha coinvolto il candidato alla presidenza USA Donald Trump – colpito di striscio da un proiettile sparato da un fanatico poco più che 20enne durante un comizio in Pennsylvania -, collegato secondo buona parte dell’elettorato americano alla sempre più ampia e diffusa violenza politica, sia da parte delle correnti repubblicane, che da quelle democratiche.



Partendo proprio dall’attentato, è interessante notare che il 71% degli intervistati da YouTrend/Quorum ritiene che il colpo di proiettile abbia apportato (e apporterà ancora nei prossimi passi della campagna elettorale) dei benefici al tycoon; rispetto ad un misero 9% che ha barrato la casellina dei ‘danni’ e il restante 20% che preferisce non esprimersi; mentre sono circa 2 italiani su 10 a riconoscere dietro all’attentato proprio quel già citato clima di violenza politica che da mesi aleggia in tutta la campagna elettorale americana, mentre 1 su 10 da addirittura la colpa ai media, oppure alla società o – ancora – allo stesso Trump.



Violenza politica in Italia: chi sono i responsabili del clima sempre più acceso

Tornando a noi: non stupisce che poco meno della metà (esattamente il 41%) degli intervistati teme che episodi violenti come l’attentato a Trump si ripetano anche in Italia ai danni dei nostri leader politici; così come – rilevano ancora da quel di YouTrend/Quorum – sono ben il 73% i cittadini intervistati a lamentare un aumento eccessivo della “violenza fisica e verbale” nella politica italiana, contrapposti ad un miserissimo 19% che ritiene l’ipotesi “poco o per nulla” veritiera.



Ancor più interessanti nei sondaggi presentati oggi da SkyTg24 i dati relativi agli ipotetici responsabili di questo clima violento: i più indicati (7 italiani su 10) sono – da un lato – i social media e i loro dibattiti pubblici, talvolta basati su inesattezze, complottismi e toni ben lontani da quello che dovrebbe essere il normale ‘scontro’ tra politici e fazioni; dato trainato soprattutto dagli elettori Dem e dagli anziani, con una media in queste due fasce dell’83%. Ma anche – dall’altro lato – gli stessi leader politici, indicati dal 68% degli intervistati come responsabili (sempre con la formula “molto o abbastanza”) dell’aumento della violenza politica; poco più su rispetto alle presunte responsabilità degli attivisti e dei giornalisti.

Nella luna rilevazione di YouTrend e Quorum non mancano neppure riferimenti ai “media tradizionali” – indicati come responsabili dal poco più della metà delle persone – e ai “collettivi studenteschi” che ottengono un 49% di voti; mentre gli unici ‘risparmiati’ dagli italiani sono – da un lato – le “organizzazioni religiose” indicate solo poco meno di tre persone su dieci e – dall’altro lato – i “sindacati” che incassano quasi il 40% dei voti.