Durante la Conferenza stampa in seguito al Consiglio dei Ministri odierno è stato annunciato un pacchetto di norme sulla violenza contro le donne che mirerà ad inasprire ampiamente il Codice rosso. L’obiettivo dichiarato è quello di evitare il ripetersi di tragiche situazioni come quella, recente ma solo ultima tra troppe, di Giulia Tramontano. Si tratterà complessivamente di 15 articoli che sono stati votati ed approvati e che mireranno, da un lato, a rendere più severe le pene per i colpevoli di violenza contro le donne e, dall’altro, ad aumentare la rapidità degli interventi, tanto delle forze dell’ordine, quanto di giudici e magistrati.



Violenza sulle donne: come cambia il Codice rosso

Insomma, si tratterà di un pacchetto di norme considerevole che mira a ridurre il triste dilagare della violenza contro le donne. Nella conferenza stampa Eugenia Roccella, Ministro della Famiglia e Carlo Nordio (Giustizia) hanno presentato alcune, tra le più importanti, modifiche previste per il Codice rosso, tra cui l’articolo uno dedicato ai recidivi, contro i quali saranno imposte pene più aspre e severe per i reati di violenza domestica, lesioni personali, violenza privata, minacce, persecuzioni e revenge porn.



Nel pacchetto sulle violenza contro le donne è previsto, poi, un articolo sul braccialetto elettronico, per il quel verrà ampliata l’applicazione, che diventerà automatica (non più discrezionale da parte del giudice) e il cui campo d’applicazione sarà di 500 metri dalla vittima. Poi si lavorerà sulla velocità, dando ai Pm un massimo di 30 giorni per richiedere le misure cautelari e la loro applicazione. per chiunque contravverrà ai divieti di avvicinamento nei confronti delle vittime di violenza contro le donne sarà previsto il carcere da 1 a 5 anni. Viene, poi, introdotto l’arresto in flagranza differita, tramite l’acquisizione di chat, foto e video entro le 48 ore dal fatto. Ampliato poi il cosiddetto “cartellino giallo“, ovvero l’ammonimento da parte del giudice già previsto per stalking e maltrattamenti, anche ai reati di tentato omicidio, revenge porn e aggressioni con l’acido. Chi commetterà un reato ed è già in possesso di un ammonimento incapperà in pene più severe. Previso, infine, l’avvio di una campagna d’informazione e sensibilizzazione che porterà, tra le altre cose le vittime di violenza nella scuola.



Il video della conferenza stampa del Cdm