Per quanto concerne le violenze di piazza Duomo a Milano, avvenute la sera di Capodanno, attualmente sono stati arrestati due ragazzi. Uno di essi è Ibrahim Mahmoud, egiziano, da meno di due anni in Italia insieme al padre, mentre la madre e il resto della famiglia sono rimasti nel Paese nordafricano. Il primo anno Ibrahim l’ha trascorso in comunità, il secondo, invece, a casa con il suo genitore. Le telecamere di “Iceberg Lombardia”, trasmissione condotta da Marco Oliva e in onda su Telelombardia, hanno raggiunto l’uomo, per un’intervista successiva all’arresto del figlio, accusato di avere tentato di rapinare e di avere molestato sessualmente alcune ragazze presenti quella sera nella piazza simbolo del capoluogo meneghino.



Il padre di Ibrahim non parla italiano, ma, mediante l’aiuto di un interprete – suo connazionale – ha espresso il proprio punto di vista in tv:Se mio figlio ha sbagliato deve pagare, ma io credo nella sua innocenza, in quanto io gli ho insegnato il valore del rispetto. Non aveva mai dato problemi e di quella sera di Capodanno a casa non ha raccontato a niente. Io so solo che ha dormito fuori casa con degli amici ed è tornato il giorno successivo. Il ragazzo continua a giurare di non avere fatto niente”.



VIOLENZE PIAZZA DUOMO, PARLA IL PADRE DI IBRAHIM MAHMOUD: “LA MAMMA NON SA ANCORA CHE È IN GALERA”

Ancora a “Iceberg Lombardia”, sulle violenze di piazza Duomo a Capodanno il padre di Ibrahim Mahmoud ha dichiarato quanto segue: “La mamma ancora non sa che lui è in galera, gli continuo a dire che suo figlio ha il telefono rotto. Un altro nostro figlio è morto da qualche mese, per lei sarebbe troppo sapere che Ibrahim è stato arrestato”.

L’avvocato Carlo Taormina, a Telelombardia, ha fornito il proprio parere in termini legali, specificando come la situazione non sia rosea per gli accusati: “Questa è una violenza di gruppo. Per quanto non ci siano state manifestazioni criminose particolarmente gravi, si parte dalla violenza di gruppo. Diventa difficoltosa anche l’applicazione delle attenuanti”.