I casi di violenze sui bambini sono aumentati del 2,5% in Italia in un anno. In media si tratta di oltre 13 al mese. A rivelarlo, come riportato da Avvenire, sono i dati diffusi dalla Fondazione S.o.s. Telefono Azzurro in occasione di dell’evento “La dignità dei bambini nel mondo digitale” organizzato in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e Fondazione Child in vista della Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia. L’allarme, come sottolinea il titolo, è soprattutto riferito a quelle che sono le nuove frontiere del problema. “È un panorama vasto e insidioso”, così lo hanno definito gli esperti presenti.



La crescita dell’adescamento online ai fini sessuali, negli ultimi quattro anni, infatti, è aumentato nel mondo dell’80%. In molti non hanno gli strumenti necessari a difendersi dai mostri che possono celarsi nel web e spesso ne cadono vittime. Ciò accade 9 volte su 10. Nel 6% dei casi, tuttavia, i minori sono autori stessi di queste violenze, mentre il 4% ne sono testimoni. È un fenomeno che coinvolge soprattutto le bambine. In Italia le regioni dove il fenomeno è più preoccupante sono Veneto, Lazio e Lombardia. Un altro aspetto che non ha confini, inoltre, è quello della pedopornografia generata nel dark web dall’intelligenza artificiale: 11 mila foto di questo genere sono state create in un solo mese per gli usi più illeciti.



L’impegno del Governo a contrasto delle violenze sui bambini

In virtù di questi numeri, è indispensabile muoversi al più presto per trovare delle soluzioni e arginare le violenze, online e non, sui bambini. A esprimersi in tal senso è stata la viceministro alle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci. “È necessario fare delle riflessioni alte e approfondite sulle nuove tecnologiche e sulle ricadute etiche e antropologiche che possono avere. Lo Stato deve esserci. Non possiamo più tollerare zone franche sulla violenza”, ha affermato. È della stessa idea anche la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli. “È importante tenere alta l’attenzione e continuare a lavorare per la prevenzione e per sensibilizzare i minori e le loro famiglie sui rischi a cui sono esposti in rete”, ha aggiunto.

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