Virginia Giuffre, ai microfoni di Non è l’Arena, ha narrato il suo primo incontro con il principe Andrea in un bar a Londra. Ha raccontato di aver ballato con lui e nel frattempo il suo fisico sudava molto: “sudava moltissimo mentre ballava”, ricorda. “Io l’avevo incontrato prima a casa della Maxwell a Londra e poi siamo andati in questo locale e lui sudava, l’odore era insopportabile. Volevo allontanarmi da lui ma poi ci hanno detto che dovevamo andare via”. Il motivo era legato al fatto che lei avrebbe dovuto “fare quello che dovevo fare con Jeffrey”, ha dichiarato a Massimo Giletti. “Io sono rimasta sconcertata… anche un membro della famiglia reale? Incredibile”. La donna ha poi tuonato contro il principe Andrea: “Solo menzogne”, dice parlando dell’uomo. “Ha sudato e poi mi ha fatto violenza nella casa londinese della Maxwell. E’ colpevole e deve rispondere per quello che ha fatto”, dice a Giletti. Poi ha proseguito: “Si deve scusare con me, e dovrebbe andare in galera. Mi ha trattato come un giocattolo. Il rapporto sessuale è durato pochissimo, 10 minuti”. Clicca qui per il video (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“JEFFREY EPSTEIN? ABUSI E VIOLENZE…”
Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein e del principe Andrea, racconta il suo incubo a Non è l’Arena, il programma condotto da Massimo Giletti. «Questa casa andrebbe rasa al suolo o forse trasformata in un orfanotrofio. Dovrebbe avere un destino diverso», dichiara mentre vengono trasmesse le immagini. E ha spiegato il motivo per il quale andrebbe rasa al suolo o trasformata: «Riporta il ricordo di questi incubi alla luce, non capisco perché sia ancora lì». Ma Virginia Giuffre ha parlato dell’incubo che ha vissuto: «La sofferenza che ho conosciuto non è stata solo sessuale e fisica, ma anche mentale e psicologica. Era una prigione, al quarto piano. Non potevo andarmene, dovevo restare lì per lui e tutte le persone che portava». E questo perché Jeffrey Epstein «voleva quello che non poteva avere». Virginia Giuffre ha spiegato: «Poteva circondarsi di donne bellissime, invece ha preso me e tante altre». (agg. di Silvana Palazzo)
VIRGINIA GIUFFRE A NON È L’ARENA
Il nome di Virginia Giuffre è diventato celebre a livello mondiale per essere diventata la principale accusatrice del finanziere americano Jeffrey Epstein – morto suicida in carcere lo scorso agosto – nello scandalo sui presunti abusi sessuali su minorenni. La donna sarà ospite questa sera nella trasmissione di Massimo Giletti, dove ripercorrerà la sua storia negli studi del programma Non è l’Arena. Virginia aveva appena 17 anni quando, secondo il suo racconto, Jeffrey Epstein la costrinse ad avere rapporti sessuali con il principe Andrea e con altri uomini, trasformandola così in una vera e propria “schiava sessuale”. Quella che ne emerse fu una incredibile storia di potere, abusi e coercizioni che mise in crisi la corona britannica ma ancor di più sconvolse la vita della ragazza che oggi è ormai una donna. Mamma di tre figli, la 36enne Virginia non ha alcuna intenzione di abbassare la guardia ma anzi si batte affinché altre donne possano non cadere nella medesima trappola in cui si ritrovò lei. “Parlare di ciò che è successo e L’unico modo per fare in modo che non accada più”, dice Giuffre, come spiega Fiamma Tinelli per Oggi. La sua però, è una storia incredibile in cui l’ombra degli abusi emerge ancor prima di Epstein.
VIRGINIA GIUFFRE E L’INCONTRO CON JEFFREY EPSTEIN
All’età di appena 16 anni, Virginia Giuffre ha già collezionato indicibili dolori nella sua seppur giovanissima vita. Gli abusi sessuali li aveva già vissuti da bambina e con essi anche l’allontanamento dalla famiglia e l’affidamento ai servizi sociali. Dopo anni di incertezze, finalmente trova lavoro nella spa di Mar-a-Lago, il golf club di Donald Trump in Florida. Per via della sua bellezza fu subito notata da una ricca inglese che le offre prontamente un lavoro da massaggiatrice. L’esperienza, in questo caso, non serve la rassicura. Fu proprio lei, Ghislaine Maxwell, ad introdurla a Jeffrey Epstein, finanziere newyorkese. La giovane Virginia in poco tempo comprende cosa c’è realmente dietro quella offerta di lavoro. Inizia così una nuova serie di abusi, poi Epstein la presenta ad altri uomini e la trasforma in una schiava del sesso costringendola a fare sesso di gruppo. A quelle violenze ed abusi che Giuffre conosceva bene, però, questa volta si affiancano anche quelle attenzioni che non aveva mai avuto nella sua vita. Grazie a Maxwell e Epstein, infatti, Virginia viene anche introdotta ad una vita di agi, tra feste e gite al mare. “Nessuno aveva mai fatto questo per me”, dice. Ci vorrà ancora del tempo prima che l’allora teenager possa rendersi conto di ciò che rappresentavano davvero la coppia Maxwell-Epstein, ovvero un vero e proprio sistema di sex trafficking in cui minorenni venivano offerte a ricchi e potenti uomini.
GLI INCONTRI CON IL PRINCIPE ANDREA
Per Virginia Giuffre è estremamente difficile dimenticare ciò che avveniva di notte, quando stimati e irreprensibili uomini d’affari si trasformavano all’improvviso in pericolosi stupratori. “Ogni giorno arrivava una nuova ragazza, Epstein la chiamava nella sua stanza e abusava di lei sei, sette volte”, ricorda Giuffre che descrive quel sistema come “una catena di montaggio del male”. La coppia, racconta, arrivò persino a chiederle di avere un figlio da lei. Arrivò poi l’incontro con il principe Andrea. Fu Epstein ad anticiparle quell’incontro speciale con un reale inglese con il quale sarebbe dovuta essere particolarmente brava. La prima volta avvenne nella lussuosa casa di Londra di Maxwell: “Non durò molto, ma io ero pietrificata. Alla fine lui si alzò, si rivesti, mi disse “grazie” e uscì dalla porta”, ricorda. Poche settimane dopo successe a New York, poi ancora un terzo incontro nell’isola privata di Epstein nei Caraibi. In quell’episodio ricorda la presenza di altre ragazze anche più giovani di lei. Incontro testimoniato anche da alcune foto in cui il principe Andrea la stringe a sé. Eppure il duca di York in una intervista alla Bbc negò tutto considerando la foto un falso, prima che la Regina Elisabetta lo sollevasse dai suoi compiti di rappresentanza privandolo del ricco stipendio annuale. “E nessuna donna dimentica il volto di un uomo che ha abusato di lei”, commenta ancora Virginia ripensando agli incontri choc vissuti con lui.