Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, si è recato stamane presso lo stabile occupato da Casapound, in via Napoleone III, per consegnare gli atti per la rimozione della scritta “Casapound” che campeggia in grande sullo stesso edificio. “Se Casapound non ottempererà spontaneamente a ciò che prescrive la notifica – le parole della prima cittadina romana riportate da Huffington Post – si procederà in modo coatto”. Il verbale è stato consegnato a chi di dovere da parte degli uomini della Digos, e prevede anche una sanzione amministrativa pari a circa 300 euro. Il primo cittadino romano, dopo essersi recata presso l’edificio occupato dai militanti di destra, ha pubblicato sulla propria pagina Twitter un post in cui ha scritto: “Ripristiniamo la legalità. Oggi notificato atto che impone di eliminare la scritta abusiva di #Casapound dall’edificio occupato in via Napoleone III simbolo della prepotenza”.
VIRGINIA RAGGI, BLITZ NELLA SEDE DI CASAPOUND
Tutto era nato circa un mese fa, quando la stessa Raggi aveva chiesto ai vigili di accertare se la scritta sull’edificio fosse abusiva o meno. La scorsa settimana era poi iniziato l’iter per sgomberare lo stabile: “Finalmente l’Agenzia del Demanio ha avviato iter per lo sgombero di Casapound. Bene, questa situazione non è più tollerabile. Basta privilegi sulle spalle dei cittadini”. Nel frattempo è giunta anche la replica dello stesso partito di destra, che attraverso la propria pagina Facebook ha pubblicato una diretta video che mostra la Raggi in compagnia dei vigili urbani e degli agenti della Digos, fuori dallo stabile di via Napoleone III: “Cosa fa il Sindaco di Roma la mattina? Sarà in ufficio a preoccuparsi di trasporti, immondizia, campi nomadi, immigrazione, sbandati che vivono in strada in pieno centro? No eccola qui, in diretta sotto CasaPound, la sua ossessione”. A partire dalla primavera dell’anno prossimo inizieranno gli sgomberi di cinque storici centri sociali, ma dello stabile di Casapound se ne dovrà occupare la procura.