E’ polemica nei confronti della sindaca di Roma, Virginia Raggi, nella due giorni in cui i cittadini romani sono chiamati a confermare lo stesso primo cittadino o a sceglierne uno nuovo. Come sottolineato dal portale Il Riformista, il Codacons è pronto a presentare (l’azione dovrebbe scattare nella giornata di oggi), un esposto alla Procura di Roma e al Garante della Privacy nei confronti dell’esponente grillina in quanto, secondo la stessa associazione per la tutela dei diritti dei consumatori, nelle ore precedenti al voto diversi cittadini avrebbero ricevuto dei messaggi elettorali sul proprio telefono attraverso l’applicazione di messaggistica WhatsApp, per “influenzarne la preferenza e raccogliere il consenso di qualche indeciso”, così come scrive appunto Il Riformista.
Secondo quanto sostiene il Codacons, si tratta di una comunicazione con l’obiettivo di far ottenere più voti alla sindaca uscente, di conseguenza si sta cercando di capire se si siano verificate delle violazioni delle disposizioni in vigore in materia. “Nella giornata odierna (ieri ndr) – abbiamo registrato segnalazioni da parte di utenti che hanno ricevuto tramite WhatsApp messaggi inviati da movimenti politici che appoggiano la sindaca Virginia Raggi con cui si invitano i cittadini a recarsi alle urne – spiega il Codacons – Messaggi in cui compare il simbolo del movimento che appoggia Virginia Raggi e che rappresentano una indebita pressione sui romani chiamati ad esprimere la propria preferenza, in un momento in cui vige il silenzio elettorale“.
VIRGINIA RAGGI, IL CODACONS DENUNCIA MESSAGGI ‘INFLUENZANTI’: E INTANTO A ROMA…
Per ora la sindaca Virginia Raggi non si è espressa sulla vicenda mentre ha commentato nella giornata di ieri, dopo il voto, la notizia del crollo di Ponte Ferro a Roma a seguito di un gravissimo incendio: “Aspettiamo l’esito delle indagini – ha spiegato la candidata sindaco della capitale per un secondo mandato – ma io non mollo, amo Roma”.
Intanto nella Città Eterna si sono verificati dei disagi nel III municipio, dove sono comparse delle schede elettorali sbagliati, con i nomi dei candidati del XIV municipio, di conseguenza alcuni cittadini non hanno potuto votare. Il seggio 2301 del IV municipio è stato invece chiuso e riaperto dopo che circa 50 elettori avevano già votato ma sulle schede di un altro municipio.